Nasconde un boa nel bagaglio a mano: "è il mio supporto emotivo, devo portarlo in aereo"
Ormai è universalmente noto che gli animali possono essere efficacissimi nel dare supporto emotivo a chi si trova in difficoltà. Cani e gatti sono ormai da decenni gli indiscussi nuovi padroni delle nostre case, in qualche caso addirittura giocando il ruolo di surrogati dei figli oppure semplicemente facendoci compagnia quando siamo soli. E non solo: i cani sono spesso degli ottimi aiuti in diverse professioni di cura e aiuto o protezione delle persone, mentre cavalli, asini e tutti gli animali delle fattorie sono da tempo impiegati nel sostegno di persone con problemi di tipo emotivo, bambini con difficoltà a vari livelli oppure nell'aiuto del benessere fisico e mentale.
Quella tra l'animale e l'uomo è dunque una collaborazione che via via si sta facendo sempre più stretta anche sul piano psicologico ed emotivo. Certe volte tuttavia si giunge all'esagerazione, quando per esempio trasformiamo i nostri animali domestici in strumenti per colmare dei vuoti oppure quando scegliamo di dare il nostro amore a specie potenzialmente pericolose, mettendo a rischio l'incolumità nostra e di chi ci sta intorno. Scopriamo insieme la storia di questo inconveniente aereo.
via Dailymail
Gli agenti del controllo bagagli dell'aeroporto di Tampa si sono ritrovati di fronte a un'immagine insolita allo scanner del bagaglio a mano. Nella valigia di una donna è stato infatti trovato un boa constrictor di 120 centimetri rannicchiato in mezzo a oggetti di uso comune come scarpe da ginnastica, una cintura e un laptop. La proprietaria del bagaglio a mano ha affermato che Bartholomew, questo è il nome del serpente, era il suo animale domestico e che la compagnia aerea era stata preventivamente informata della sua presenza a bordo, dichiarando inoltre che "Bartholomew è il mio animale di supporto emotivo".
Contattata dagli addetti al controllo bagagli, la compagnia aerea ha ribadito che non avrebbe permesso all'animale di essere ammesso in cabina. Non è infatti possibile che animali di questo tipo viaggino nel bagaglio a mano e soltanto alcune rare compagnie aeree ne permettono la registrazione. Nessuno dei due passeggeri alla fine è salito a bordo: la donna è stata infine multata e il serpente è stato preso in custodia dal US Fish and Wildlife Service.
Questo tentativo di violazione delle regole di sicurezza aeroportuale non è tuttavia un caso isolato. Solo due mesi prima infatti, proprio dallo stesso aeroporto, era effettivamente decollato un aereo con un serpente giarrettiera in cabina. Un incidente che fortunatamente non ha avuto conseguenze per i passeggeri, che si sono accorti dell'intruso solo mentre si stavano preparando a scendere dall'aereo una volta giunti a destinazione.
Nel 2018, invece, gli agenti del controllo dell'aeroporto di Miami avevano invece trovato un pitone legato a una calza di nylon all'interno di un disco rigido nella valigia di una donna in viaggio per le Barbados. Un portavoce dei controllori ha dichiarato che era stata segnalata una "massa organica" dallo scanner. "Sebbene questa massa in un dispositivo elettronico non fosse ovviamente un problema imminente per il pubblico in viaggio, il tipo per cui siamo sempre in allerta, l'intercettazione ha impedito una possibile minaccia per fauna selvatica a bordo" ha spiegato.
Talvolta in aereo si corrono dei rischi davvero inaspettati, non trovate?