Compra casa vicino al campo sportivo, ma le palline finiscono nel suo giardino: "Ora basta"
L'ideale quando si acquista una casa nuova sarebbe quello di visionare il quartiere, per capire quanto è rumoroso. Molto spesso in determinate zone, ci sono strade poco trafficate che permettono ai bambini di giocare, questo però potrebbe infastidire e non poco gli abitanti di quella via, soprattutto se qualche pallone finisce nel loro giardino.
La protagonista della vicenda, infatti, prima di acquistare casa avrebbe fatto bene a farsi un giro per il quartiere, perché ha comprato un appartamento accanto al campo da cricket, ma si è lamentata per le quantità di palle che ritrova all'interno del suo giardino.
via Flipboard
Il Colehill Cricket Club vicino a Wimborne, Dorset, è stato fondato nel 1905, da quel momento in poi è sempre stato utilizzato e ogni giorno quell'erba viene calpestata da individui di ogni età che si cimentano in questo sport. L'unico aspetto negativo è che molto spesso, le palle usate vanno oltre il campo e rischiano di finire nei giardini delle case vicine. Tutto ciò per molti anni non ha creato alcuna problema, almeno fino a quando una donna non ha acquisto una delle proprietà che costeggiano il campo da gioco.
I proprietari della struttura hanno tentato di placare le lamentele della donna, ma non riuscendo a calmarla hanno dovuto trovare una soluzione alternativa. Inizialmente, hanno introdotto una regola secondo la quale si poteva giocare solo su da un lato del terreno. Decisione, che non è piaciuta alla maggior parte dei membri. Per questo, ci si è indirizzati verso la realizzazione di una rete che bloccasse le palle vaganti che sarebbero potute finire in quel giardino. Idea scartata perché eccessivamente costosa. Alla fine il club è stato costretto a informare il capitano del club, George Taylor, che la società sarebbe stato chiusa per il cricket per gli adulti, e solo i bambini avrebbero potuto giocare.
Per evitare che la storia del Colehill Cricket Club finisse, è stata indetta una petizione che ha raccolto numerose firme. "Gioco su questo campo da quando ho 14 anni - ha spiegato Taylor - un problema del genere non era mai emerso. Quando la terra è stata donata al club all'inizio del 20° secolo, c'era un'alleanza che affermava che il cricket doveva essere giocato lì". "Non è giusto - ha detto un abitante del quartiere - che qualcuno possa scegliere di spostarsi proprio accanto a un club di cricket e far chiudere il club perché non vuole che le palle finiscano nella sua proprietà".
Secondo te quale è la soluzione migliore? Ha ragione la donna?