Trovato in Egitto papiro di 16 metri: contiene diversi testi del faraonico "Libro dei Morti"
Il passato rivela sempre numerose sorprese. La storia è fondamentale per comprendere il futuro, conoscere gli eventi accaduti secoli prima potrebbe aiutare a prendere decisioni future, comprendere quali scelte non fare, per non ricadere negli stessi errori. Per questo motivo, è fondamentale studiare le civiltà passate, comprendere la loro storia, le credenze, la politica e le decisioni che le hanno portate al declino.
Il ritrovamento di reperti letterari, quindi, è importantissimo perché aiuta a capire qualcosa in più sulle tradizioni di una popolazione. L'Egitto è un territorio ancora ricco di segreti, per questo ogni ritrovamento viene percepito come un'occasione per scardinare questo scrigno ricco di mistero. Gli archeologi egiziani hanno scoperto un antico e lunghissimo papiro intatto, risalente al 50 a.C., che contiene diversi testi del faraonico "Libro dei Morti". Vediamo di cosa si tratta.
via Art News
Gli archeologi che lavorano nella regione di Saqqara, una vasta necropoli che ospita circa 12 piramidi, hanno trovato, in uno dei 250 sarcofagi di legno presenti in quest'area, un papiro lungo circa 16 metri. Inizialmente, si pensava che misurasse 9 metri, solo dopo che è stato totalmente restaurato si è venuti a conoscenza delle sue dimensioni reali. Oltre alla lunghezza, l'altro aspetto sopperente riguarda i testi contenuti in esso. Il papiro, infatti, sembra riportare alcuni punti del faraonico "Libro dei Morti", nel quale vengono descritte le pratiche funerarie, dichiarazioni, formule magiche e incantesimi, da eseguire per assistere i defunti nella loro vita successiva.
Sailko/Wikimedia Commons - Not the actual photo
La scoperta è stata annunciata dal segretario generale egiziano del Consiglio supremo delle antichità, Mostafa Waziri, che ha spiegato che il reperto è stato completamente restaurato presso il laboratorio del museo di Tahrir e verrà tradotto totalmente in Arabo. Inoltre, è stato deciso di rinominarlo “Papiro Waziri”, in questo modo sarà il primo ad essere stato scoperto da un egiziano e a prendere il nome di un egiziano.
Questo ritrovamento permetterebbe di approfondire le conoscenze riguardo le credenze funerarie degli egizi, ma soprattutto comprendere meglio sia il pantheon delle divinità che il trattamento riservato ai defunti.
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