Ragazzo annuncia pubblicamente di essersi pentito dei suoi studi: l'università lo punisce
Ogni persona nell'arco della propria vita è stato assalito da dubbi riguardo le scelte prese. In determinati momenti della propria esistenza ci si ferma e ci si chiede se la strada intrapresa è quella giusta. Molto spesso questi interrogativi vengono posti sul percorso universitario, ci si domanda se è quello giusto, se un domani permetterà di avere un lavoro, ma sopratutto se ti renderà felice. In quegli anni, in alcuni momenti potrebbe sembrare di non sapere nulla, solo dopo si scoprirà quante nozioni sono state immagazzinate.
Il ragazzo protagonista della vicenda ha dichiarato in un video di essersi pentito dei suoi studi e di non sapere nulla. Per questo motivo, l'università decide di revocargli la laurea. Vediamo cosa è accaduto.
via Upsocl
Jonathan De Jesús è uno studente venezuelano e ha voluto festeggiare l'ambito traguardo della laurea presso l'Università Nazionale Sperimentale Politecnica delle Forze Armate, pubblicando un video sui propri social. Aveva appena preso il titolo di dottore in infermieristica, ma a quanto pare non gli è durato molto.
Nella clip si vede il ragazzo celebrare il momento insieme ai suoi compagni, ognuno di loro però sottolineava come non avesse appreso determinati aspetti dell'infermieristica. Jonathan, arrivato il suo turno, si è fatto prendere leggermente la mano e ha deciso di affermare che gli studi non gli sono serviti a niente, ma soprattutto che non sa nulla. Davanti a queste affermazioni l'università non ha potuto fare altro che annullargli il titolo conseguito.
"Come dimenticare - ha raccontato il giovane - il giorno in cui l'università mi ha annullato la laurea in infermieristica ed è per questo che non ho potuto e non potrò esercitare. La ritengo un'enorme ingiustizia".
Molte persone sono intervenute commentando e dicendo la propria. La maggior parte degli utenti è dalla parte dell'università, sostenendo che sia stato giusto ritirargli la laurea: "si sono presi gioco dell'università e delle conoscenze che avrebbero dovuto acquisire", "la sospensione o l'annullamento del titolo è valido, si vede la mancanza di etica e professionalità", o, ancora, "avrebbero dovuto annullare il titolo a tutti".
Secondo te è stato giusto punire quello che era percepito come un semplice gioco?