Le viene vietato l'accesso al bagno delle signore: donna trans fa causa al ristorante
Alla base della società contemporanea ci dovrebbe essere l'uguaglianza, ovvero la consapevolezza che gli individui sono ognuno diverso dall'altro, ma tutti devono poter godere degli stessi diritti. Nonostante in molti si battano per far sì che ognuno possa esprimere liberamente le proprie idee, le scelte e la propria personalità, continuano ad essere numerose le manifestazioni di discriminazione e di esclusione.
La protagonista della vicenda, che stiamo per raccontare, è stata vittima di discriminazione perché trans. Infatti, in un ristorante non le è stato permesso di utilizzare il bagno delle donne. Vediamo cosa è accaduto.
via G1 Globo
Julie Correia Araujo è una donna trans che in un ristorante di Santos, a San Paolo, in Brasile ha subito una forte discriminazione. Si trovava a pranzo in quel locale, ad un certo punto, però, aveva necessità di usare il bagno, ma quando ha chiesto al cameriere dove fosse la toilette delle signore, le è stato risposto che avrebbe dovuto usare quello degli uomini.
“Mi sono alzata dal tavolo, sono andata da un cameriere e gli ho chiesto dove fosse il bagno delle donne. Lui mi ha risposto che sarei dovuta andare alla toilette dei signori, perché secondo lui sono un uomo. Si è comportato in modo pessimo".
Julie, infastidita dalla situazione, ha deciso di denunciare l'accaduto presso la polizia. Il caso ha avuto talmente tanta risonanza da essere finito in tribunale. Inizialmente, la corte aveva deciso di archiviare il caso, ritenendo che si trattasse semplicemente di un malinteso e che non le è mai stato vietato l'uso del bagno delle signore.
La donna, però, stanca di vedere passare sotto silenzio eventi del genere, ha deciso di non rassegnarsi e di fare appello. In questo modo, il caso è stato riaperto e la decisione presa dalla corte è stata cambiata.
Leo Reynolds/Flickr - Not the actual photo
La nuova sentenza ha obbligato il locale a esborsare una cifra di circa 30.000 reais (circa 5.500 euro) per risarcire la donna. Il giudice, Castor Neto, con questa decisione ha voluto sottolineare che ogni individuo è libero di esprimere le proprie scelte senza aver paura di essere discriminato o escluso dalla società.
Chissà se questi eventi potrebbero rappresentare un impulso per il cambiamento della società. Cosa ne pensi?