Vede un annuncio di lavoro della sua azienda, ma lo stipendio proposto è superiore al suo: si candida
Nella società contemporanea, nonostante si continui a lottare per raggiungere la parità in ogni ambito, esistono delle discriminazioni. Troppo spesso, consciamente o inconsciamente, si fanno delle differenziazioni soprattutto quando si parla di genere. In tali casi, si deve prendere atto che le donne e gli uomini sono diversi, ma devono godere degli stessi diritti. Una lezione che troppo spesso viene dimenticata dai manager, che realizzano per le lavoratrici contratti con stipendi nettamente inferiori rispetto ai loro colleghi.
La protagonista della vicenda ha scoperto che la sua azienda ha pubblicato un annuncio di lavoro, per la sua stessa posizione, proponendo uno stipendio nettamente superiore al suo. Vediamo meglio cosa è successo.
via Dailymail
Kimberly Nguyen è una ragazza di 25 anni di origini vietnamiti, che lavora a New York, Stati Uniti, come scrittrice per un'importante azienda. Un giorno, però, mentre stava navigando in internet, più precisamente su LinkedIn, il social per la ricerca del lavoro, si è imbattuta in un annuncio della sua azienda, che cercava qualcuno per il suo stesso ruolo, ma quello che l'ha lasciata a bocca aperta è che gli avrebbero offerto uno stipendio che sarebbe stato dai 30mila ai 90mila dollari superiore al suo (i datori, per la legge sulla trasparenza, sono obbligati a divulgare le fasce salariali per il lavoro che propongono).
La ragazza, appena ha visto l'annuncio, ha deciso di sfogarsi e scrivere un post su Twitter in cui ha raccontato l'accaduto, sostenendo che tutto ciò debba essere attribuito semplicemente alla discriminazione di genere.
"La mia azienda ha appena pubblicato su LinkedIn un annuncio per il lavoro che svolgo attualmente e ora, grazie alle leggi sulla trasparenza salariale, so che intendono pagare questa persona dai 32.000 fino ai 90.000 dollari in più rispetto a quanto mi pagano attualmente, quindi non ho perso tempo e mi sono candidata per quella posizione"
Il post in breve tempo ha raggiunto un altissimo numero di visualizzazioni, probabilmente perché la tematica trattata sta a cuore a molte persone. "Non voglio più sentire parlare di diversità, di equità e di inclusione. Non voglio vedere i nostri dirigenti che raccomandano libri per il mese della storia delle donne. C'erano azioni concrete che avrebbero potuto intraprendere, hanno semplicemente deciso di non impegnarsi e di non seguire questi valori".
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