Padre punisce il figlio facendolo giocare con lo smartphone per 17 ore consecutive
Quando si diventa genitori, si percepisce che la propria vita cambia radicalmente. Si comprende che da quel momento in poi si è costretti a prendersi cura e accudire un'altra persona. Il ruolo di un papà e una mamma è, però, soprattutto quello di educare i figli, molte volte si è costretti a prendere delle decisioni che non si vorrebbero come le punizioni. Il ruolo di quest'ultime è quello di impartire una lezione ai bambini affinché non ripetano, poi, lo stesso errore.
Il papà protagonista della vicenda, ha trovato il figlio sveglio in piena notte con lo smartphone in mano, per punizione lo ha costretto a giocare ininterrottamente per 17 ore. Vediamo meglio cosa è successo.
via Dailymail
Un papà cinese, più precisamente di Shenzhen, si è alzato in piena notte, all'una, e ha visto una luce provenire dalla stanza del figlio. Quando è entrato nella camera del piccolo, lo ha trovato mentre stava giocando con lo smartphone. L'uomo, in quel momento, ha deciso di voler impartire una lezione al bambino e perciò, invece che confiscare il telefono, lo ha costretto a continuare a giocare, fino a quando non sarebbe stato esausto.
Il bambino ha giocato, così, per 17 ore consecutive, dall'una di notte alle diciotto del giorno successivo. Il papà ha interrotto la punizione solo quando il figlio è scoppiato in lacrime, sostenendo di aver imparato la lezione. L'uomo ha voluto filmare la reazione del piccolo, sottolinenando di aver intrapreso questa via, esclusivamente, come ultima risorsa, ma soprattutto ha sconsigliato a tutti gli altri genitori di fare lo stesso.
I filmanti mostrano il bambino in pigiama che sembra non farcela più, ma proprio nei momenti in cui sta per addormentarsi viene scosso, affinché rimanga sveglio e possa continuare a giocare. "Mio madre - ha raccontato il ragazzo - mi ha scoperto in piena notte mentre giocavo con lo smartphone e così ha deciso di punirmi, facendomi continuare a giocare per tutto il giorno. Non ce la facevo più, volevo solo dormire".
L'uomo ha annullato la punizione solo quando suo figlio era esausto e sembrava aver compreso la lezione. A quel punto, hanno stipulato insieme un nuovo patto, ovvero che il tempo che il piccolo passerà davanti allo smartphone sarà limitato.
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