Mamma compra online un nuovo ciuccio per la figlia, ma scopre che è usato
Lo sviluppo tecnologico ha risolto numerosi problemi, ma soprattutto ha reso più veloci determinati processi, per i quali prima ci sarebbe voluto molto di più. Certe volte è necessario acquistare un prodotto, ma non si ha tempo di uscire per andarlo a comprare, è proprio in queste occasioni che accorre in auto internet e i siti di acquisti online. Senza uscire, si può tramite pochi click scegliere il prodotto di cui si ha necessità e farlo arrivare a casa in breve tempo.
La mamma protagonista della vicenda ha acquistato online il ciuccio per la figlia, ma quando le è arrivato a casa ha notato che era già stato usato. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.
via Dailyrecord
Lindsey Macrae è una mamma di 30 anni, che vive a Glasgow. Un giorno si è accorta che sua figlia Aria, di due anni, aveva rotto l'ultimo cuccio. Per questo motivo, aveva un imminente bisogno di acquistarne un altro. Non ha perso tempo, ha acceso il computer e lo ha ordinato, pagando anche un extra per fare in modo che arrivasse il prima possibile. In poche ore, le è arrivato l'ordine a casa, peccato però che quando ha aperto la confezione è rimasta sconvolta perché ha notato che i 2 ciucci, che aveva acquistato, erano usati.
"Ho ordinato una confezione contenente due ciucci per Aria, ho pagato anche un extra affinché arrivassero appena possibile. Quando il fattorino mi ha consegnato il pacco non l'ho neanche guardato. Poco dopo, però, mi sono accorto che Aria aveva aperto la confezione, cosa che non sarebbe successa se fossero stati sigillati correttamente. Questo era solo uno degli indizi che mi avrebbero portato a capire che erano usati. Guardandoli bene ho notato che entrambi avevano dei segni di morsi, ma soprattutto si vedevano dei residui di saliva. Ero assolutamente fuori di testa, e li ho immediatamente tolti dalle mani di Aria prima che li usasse. Se non me ne fosse resa conto sarebbe stato pericolosissimo".
Appena si è accorta che il prodotto fosse usato, ha chiamato immediatamente il servizio clienti dell'azienda che gliel'ha venduto. Quando è riuscita a parlare con un operatore ha spiegato l'accaduto e ha preteso che le venisse rimborsata l'intera cifra.
Lindsey è stata risarcita di i 6,85 sterline (circa 7,80 euro) per il prodotto e ha ricevuto delle scuse dal gestore. "È stato scioccante, non hanno neppure tentato di giustificarsi. Però ho riavuto indietro l'intera cifra".
Cosa avresti fatto al suo posto?