Ragazzo cacciato da un ristorante insieme ai suoi nonni per aver offeso la cameriera
La diffusione dei ristoranti nel mondo è sempre di più, perché si sa le persone amando andare a mangiare fuori ed essere serviti e riveriti. L'aumento a dismisura dei locali, però ha dato così vita a una spietata concorrenza. Per questo motivo, patron e gestori sono costretti a dare vita a delle iniziative per aumentare e per invogliare la clientela a entrare. Negli anni, infatti, sono nati locali con proposte innovative e stravaganti, non solo a livello enogastronomico, ma anche dal punto di vista dell'accoglienza.
Nel Regno Unito è nata una catena di ristoranti considerata la più maleducata che possa esistere, perché si viene accolti, sia dal gestore che dai camerieri, in modo rude. Il ragazzo protagonista della vicenda ha deciso anche lui di imitare l'atteggiamento dello staff e ha, così, insultato la cameriera. Peccato, però, che per questo motivo è stato cacciato dal locale. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.
via Dailymail
Jack Keith è un ragazzo di 17 anni, di Ulverston, Cumbria, nel Regno Unito, che aveva deciso insieme ai suoi nonni di andare a provare la filiale di Manchester della catena di ristoranti Karen’s Diner. Questi locali si fondano su un format molto particolare, ovvero trattare i clienti in modo molto rude. L'adolescente si è fatto ispirare proprio dal comportamento dello staff, e ha insultato la cameriera. Peccato, però, che la sua condotta è stata punita ed è stato immediatamente cacciato.
Il ragazzo ha chiamato a bassa voce la cameriera, la quale avvicinandosi gli ha detto, arricchendo il discorso di varie parolacce, di alzare la voce. A quel punto il giovane ha deciso di rispondere a tono, sempre, però, a scopo ironico.
Una volta che la cameriera si è avvicinata, Jack le chiede: "quanti anni hai, grassa?". A quel punto uno dei membri a tavola con lui, gli spiega che potrebbe essere cacciato, perché non può insultare lo staff per l'aspetto fisico.
La cameriera, dopo aver ascoltato le prole del ragazzo, si allontana e pochi minuti è tornata al tavolo insieme a un suo collega, che ha chiesto a Jack e ai suoi nonni di pagare le bevande, che aveva ordinato e andarsene, perché aveva violato le regole del locale. All'ingresso, infatti, viene detto ai clienti di non fare "body shaming", ovvero scherzare sull'aspetto fisico.
"Sono rimasto scioccato quando ci ha detto che dovevamo andarcene. Abbiamo pensato che ci avrebbero detto di pagare per le bevande e poi ci avrebbero fatto sedere di nuovo. Quando ci hanno fatto uscire, non capivo cosa fosse successo. Perché la mia intenzione non era quella di insultarla, ma solo di giocare come fanno loro".
Cosa ne pensi, hanno fatto bene ad accompagnarli all'uscita o è giusto che anche i clienti rispondano a tono?
