Insegnante condannato per aver dato una pacca sulla schiena a una studentessa
Quello dell'insegnante è un mestiere molto complesso perché si ha a che fare con delle giovani menti che andranno a costituire la società del domani. Proprio per questo motivo, è fondamentale comprendere il modo in cui interagire con loro, riuscire a spronarli e spingerli a inseguire i propri sogni. Se, però, prima i professori potevano osare una certa confidenza con gli alunni, adesso non possono più.
Le modalità pedagogiche, infatti, con il tempo sono cambiate, lo sa bene il professore protagonista della vicenda che è stato condannato per aver dato, a detta sua, un'amichevole pacca sulla schiena di una studentessa. Vediamo meglio cosa è accaduto.
via Actu
Province of British Columbia/Flickr - Not the actual photo
Un professore di 63 anni di Saint-Malo, una città portuale in Bretagna, nel nord-ovest della Francia, durante un compito in classe ha visto una studentessa che sembrava fosse poco concentrata sul suo foglio. Per questo motivo, le si è avvicinato e le ha dato una pacca sulla schiena, per invitarla a concentrarsi sul suo test e non cercare suggerimenti. Peccato, però che quello che all'insegnante sembrava un gesto amichevole è stato mal interpretato, tanto che per tale comportamento è stato condannato.
Durante le indagini, sono stati ascoltati tutti gli studenti che erano presenti in aula. Tutti hanno preso le difese del professore, sostenendo che il gesto avesse il solo scopo di redarguire in modo simpatico una studentessa, che non era eccessivamente concentrata: "non era un colpo forte" oppure "aveva lo scopo di far ridere e far stare attenta la ragazza".
L'avvocato dell'insegnate ha tentato in ogni modo di sminuire la gravità dell'azione, sottolineando che il gesto fosse privo di cattiveria, ma che soprattutto non voleva essere un modo per deridere l'alunna. "Questo è un gesto inappropriato, forse. Ma è una pacca sulla schiena, come si può fare con gli amici. C'era un altro professore presente nella stanza, se fosse stato violento, l'avrebbe visto e sarebbe intervenuto”.
Nonostante i testimoni abbiano preso le difese del professore, il giudice ha deciso di condannarlo, costringendolo a pagare una cospicua multa, perché "l'atto era intenzionale, anche se compiuto nella sfera dello scherzo o del rimprovero, potrebbe aver danneggiato l'integrità della studentessa".
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