Datore di lavoro sconsiglia di assumere chi cerca un equilibrio tra lavoro e vita privata
Lavorare è necessario per vivere e trovare un impiego che ci piace e soddisfa è senza dubbio una grande fortuna. Tuttavia, anche se il mestiere che abbiamo scelto ci appaga e non lo svolgiamo controvoglia, il confine con il tempo libero dovrebbe comunque rimanere ben netto e distinto. Staccare la mente e dedicarsi ad altre attività, come la vita sociale, gli hobby e lo sport, è altrettanto importante per mantenere un buon equilibrio fisico e mentale. Tuttavia, con gli smartphone e i social questa linea è diventata sempre più labile e per qualcuno non solo sembra essere ormai la normalità, ma quasi una vera e propria pretesa, come nel caso del datore di lavoro di cui stiamo per parlare.
via Upworthy
Scott Kuru, investitore immobiliare e mentore aziendale, ha le idee molto chiare circa i suoi dipendenti e aspiranti tali, come ha palesato in un post su Linkedin, piattaforma dedicata alla ricerca del lavoro. L'uomo ha consigliato i datori di "non assumere persone che cerchino un equilibrio tra lavoro e vita privata", scatenando un vero e proprio dibattito.
"Non assumere mai nessuno che cerchi l'equilibrio tra lavoro e vita privata. Non sono contrario all'equilibrio tra lavoro tempo libero, perché è importante e non puoi esibirti ad alti livelli se non hai tutte le aree della tua vita in armonia" ha scritto Kuru. "Tuttavia, mi occupo di offrire alle persone l'opportunità di guadagnare denaro e far crescere la loro carriera. La maggior parte di loro, non tutte, ma la maggior parte di quelle che dicono 'sto cercando un equilibrio tra lavoro e vita privata' non sono motivate a crescere e quindi non si vogliono impegnare a migliorare e/o ad essere super impegnate per gli obiettivi dell'azienda."
L'uomo ha continuato a esporre le sue idee evidenziando alcuni esempi: "Ho visto molte aziende offrire settimane lavorative di 4 giorni nel tentativo di attrarre talenti. Gli unici candidati che attraggono sono quelli che hanno rinunciato alla loro crescita. Costruiscono quindi squadre e società di giocatori di serie B e poco performanti, che nel tempo prosciugano profitti e risultati. Non commettere mai questo errore nella tua squadra o azienda."
Rinunciare ad avere una sana vita al di fuori del lavoro per diventare dei dipendenti di successo, dunque. Alcuni esperimenti sembrano avere dimostrato che impegnare il proprio tempo nell'esprimere le proprie potenzialità può rendere le persone più felici: in uno di questi, ai partecipanti è stato chiesto di scegliere se rimanere in una stanza per 15 minuti senza fare nulla o di tenersi occupati in qualche modo. I secondi, in netta minoranza, al termine del quarto d'ora si sentivano meglio rispetto a coloro che sono rimasti inattivi. In ogni caso, qualsiasi scelta se portata all'eccesso risulta essere controproducente.
Che ne pensi delle parole di questo manager?