Sushi con carne equina: scoperto vasto commercio di cavalli esportati in aereo
Uno dei modi principali per conoscere la cultura di un paese è quello di assaggiare i piatti e i prodotti tipici. Il cibo può rivelare molte sfumature di una determinata popolazione. Negli ultimi anni un piatto che ha acquisito sempre più risonanza è il sushi: apparentemente riso, pesce e alghe. Una pietanza che potrebbe sembrare semplice, ma che invece maschera una preparazione molto complessa. Sarebbe emerso, però, che anche altri tipi di animali vengono utilizzati per realizzare questo prodotto e i modi in cui vengono trattati non sembrano essere conformi alle leggi.
Un'indagine, infatti, ha portato alla luce una verità scottante, ovvero che esiste un vasto commercio di cavalli francesi esportati in Giappone per diventare sushi. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
via Radio France
Hugo Clément il conduttore del programma Sur le Front, durante la messa in onda, ha rivelato quella che fino ad adesso era un'attività segreta riguardo le esportazioni agricole francesi, mostrando che la Francia esporta cavalli vivi in Giappone affinché vengano utilizzati per produrre sushi.
Il sushi di cavallo che acquisisce il nome di basashi è una pietanza estremamente lussuosa, che può arrivare a costare fino a 200 euro al chilo. Proprio perché per produrlo è necessario acquistarlo da altri paesi, il principale esportatore è il Canada, seguito immediatamente dalla Francia. Ciò che scandalizza non è tanto l'importazione di cavalli, ma il modo in cui vengono trattati durante questa.
Hugo ha spiegato che i cavalli fanno un lungo viaggio di 16 ore, senza scalo, stipati in circa 120 all'interno di ogni aereo, partendo dall'aeroporto di Châteauroux. Normalmente, ogni animale dovrebbe avere una pausa ogni otto ore durante un viaggio. Secondo le associazioni per la difesa degli animali, questi lunghi percorsi generano un'enorme quantità di stress per i cavalli che sono molto sensibili ai rumori. Ogni anno circa mille equini sono sottoposti a questa trafila.
Gli utenti si sono indignati per questo atteggiamento, vorrebbero che questo strazio possa finire il prima possibile per questi animali indifesi, chiedendo l'abolizione del basashi. Tra i principali detrattori c'è Brigitte Bardot che ha provato più volte a opporsi a questa pratica, inviando lettere di reclamo ai principali organi statali francesi.
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