Le bevande energetiche potrebbero farci vivere più a lungo: lo dice la scienza

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di Francesca Argentati

13 Giugno 2023

Le bevande energetiche potrebbero farci vivere più a lungo: lo dice la scienza

Le bevande energetiche sono diventate molto popolari e utilizzate da coloro che hanno bisogno di una carica in più per affrontare la giornata. L'ingrediente chiave che contengono è la taurina, un amminoacido presente in natura e che in questi preparati possiamo trovare in forma sintetica. Non tutti concordano sul loro utilizzo, ma la scienza ha scoperto che queste bevande potrebbero farci vivere più a lungo. Scopriamo di più ma, prima di farlo, tieni presente che anche se la notizia ha fonti scientifiche, non stiamo fornendo alcun consiglio medico. Non basarti su alcuna notizia trovata su internet, inclusa questa, per apportare cambiamenti al tuo regime alimentare o salutare.

via New Scientist

DS_96/Flickr

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Le bevande energetiche contengono diversi ingredienti, ma il principale è la taurina, contenuta anche nell'esempio più famoso: la Red Bull. Alcuni test di laboratorio svolti sui ratti hanno evidenziato che è in grado di allungare la durata della loro vita. Il team di ricerca della Columbia University di New York, USA, hanno scoperto che i livelli di taurina nell'organismo si abbassano dell'80% circa con l'avanzare dell'età, ma se ripristinati ed elevati tramite l'integrazione, le scimmie ne guadagnano in salute, mentre topi e vermi vivono più a lungo.

Gli scienziati hanno somministrato taurina ad alcuni topi di mezza età, escludendone altri. Osservandoli nel tempo e studiandone l'invecchiamento, si sono resi conto che gli esemplari che avevano ricevuto l'amminoacido hanno vissuto per più tempo rispetto agli altri. I topi, sia maschi che femmini, hanno guadagnato una longevità di circa il 10/12%, con un superamento del 18/25% dell'aspettativa di vita di 28 mesi, mostrando di avere cervello, intestino, muscoli, ossa, pancreas e sistema immunitario più sani dei compagni.

Gli esseri umani hanno ben poco in comune con ratti e vermi, dunque è da stabilire se per noi valgono gli stessi benefici. Il dottor Vijay Yadav, a capo del gruppo di ricerca, chiede di eseguire ulteriori test ad ampio raggio per riuscire a ottenere una risposta in merito. "L'abbondanza di taurina diminuisce durante l'invecchiamento" si legge nello studio. "Un'inversione di questo declino attraverso l'integrazione di taurina aumenta la durata della salute e della vita nei topi e nei vermi e la durata della salute nelle scimmie. Questo identifica la carenza di taurina come motore dell'invecchiamento in queste specie. L'inversione della carenza di taurina durante l'invecchiamento può essere una promettente strategia antietà."

Pexels-Not the actual photo

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Dato che la taurina non ha effetti tossici noti negli esseri umani, continua lo studio, "sebbene usata raramente nelle concentrazioni utilizzate qui, può essere somministrata per via orale e influire su tutti i principali segni distintivi dell'invecchiamento, giustificando studi sull'uomo per esaminare se l'integrazione di taurina aumenta la durata della vita sana negli esseri umani."

Il team di ricerca, allo stadio in cui si trova la stessa, sconsiglia di aumentare l'assunzione di taurina, dal momento che non c'è ancora la certezza che possa rappresentare un vantaggio, considerando inoltre la presenza di altri ingredienti nelle bevande energetiche che potrebbero essere dannosi. "Ciò di cui abbiamo veramente bisogno ora è uno studio sull'intervento umano. Siamo impazienti di procedere" ha dichiarato Henning Wackerhage, professore all'Università di Monaco.

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