Proprietario di casa vegano vieta agli inquilini di cucinare carne nell'appartamento
Quando si cerca un appartamento in affitto, non è insolito trovarsi di fronte a una serie di ostacoli e difficoltà: le spese che si possono sostenere, le esigenze personali e le richieste dei proprietari dell'immobile possono rendere complicato trovare la soluzione ideale, allungando anche di molto i tempi della ricerca. Alcuni, ad esempio, non accettano l'ingesso di animali, ma il caso di cui stiamo per parlare è piuttosto particolare: l'annuncio di un uomo ha lasciato senza parole i potenziali inquilini, dal momento che, essendo vegano, vietava loro di cucinare della carne nella sua proprietà.
via New York Times
Non bastano le spese onerose degli affitti e la difficoltà di trovare una casa che rispecchi le necessità individuali, a complicare il tutto, a volte, fioccano le particolari richieste e i bizzarri divieti dei proprietari di casa. Un uomo di Brooklyn, New York, ha messo in affitto il suo appartamento, ma a una condizione: gli inquilini non avrebbero potuto cucinare carne o pesce. Andrea Kelly, dell'agenzia immobiliare, ha spiegato il motivo di questa scelta: "Il proprietario non è solo vegano, ma vive nell'edificio e non vuole che l'odore della carne cotta salga fino al piano di sopra, dove abita."
Quindi, tra le regole imposte agli aspiranti affittuari, c'è l'esplicito divieto di cucinare qualunque alimento di origine animale. Una decisione basata non solo sull'etica personale, ma anche sul fastidio che deriverebbe dall'odore di tali pietanze.
Lucas A. Ferrara, professore presso la New York Law School e coautore del libro Landlord and Tenant Practice di New York, si è espresso a riguardo: la richiesta del proprietario della casa non è illegale, ma gli inquilini potrebbero opporsi all'impedimento nel caso soffrano di una condizione medica per la quale non possono rinunciare a mangiare carne. “Assente un'eccezione di quel tipo, la restrizione sarebbe ammissibile."
Non è la prima volta che, tra le regole d'affitto, viene inserita una richiesta simile: nel 2019, un annuncio relativo a una casa a Melbourne riportava che la ricerca era limitata a persone vegane. "La casa è solo per famiglie vegane e nessun altro cibo o bevanda sono consentiti in casa" si leggeva sul sito dell'agenzia immobiliare. Molti l'hanno considerata una discriminazione, soprattutto in un mercato in cui i costi sono sempre più elevati, ma secondo la psicologa vegana Claire Mann questa scelta non è da condannare, tutt'altro: "Il veganismo è una filosofia che è alla base di tutto nella vita di una persona. Se permetto alle persone di entrare in casa mia e farmi guadagnare dalla... sofferenza degli animali, non voglio farne parte."
Tu che ne pensi?