Un animale che gli studiosi credevano estinto da decenni è tornato a farsi vedere
Il 24 novembre del 1859 lo scienziato inglese Charles Darwin ha pubblicato il libro che lo ha reso immortale, ovvero l'Origine della Specie, un'opera che spiega l'evoluzione delle specie viventi, e che definisce anche il concetto di estinzione. Ogni specie lotta per la propria salvezza, ma soprattutto è stato reso noto, per la prima volta a un pubblico non specialistico, il concetto di selezione naturale, secondo il quale progrediscono solo le specie con determinati caratteristiche, favorevoli a sopravvivere nell'ambiente circostante. Tutti quegli animali che non sono in grado di adattarsi all'ambiente potrebbero essere destinati all'estinzione.
Gli scienziati, però, sono rimasti a bocca aperta quando si sono accorti che una specie che credevano estinta da anni, invece, è ancora in circolazione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Nei boschi dell'Anatolia, la regione dell'Asia occidentale che ospita l'odierna Turchia, molti anni fa si aggirava il leopardo dell'Anatolia, conosciuto anche con il nome scientifico Panthera pardus tulliana. Questa specie si considerava ormai estinta, se ne erano perse completamente le tracce. Quando all'improvviso è di nuovo apparso tra gli alberi che abitano le montagne della Turchia. La sua ultima apparizione era avvenuta nel 1974. Questa specie è estremamente rara, ma dopo anni in cui sembrava sparita, una telecamera ha registrato di nuovo la sua presenza.
Si riteneva potesse essere estinto non solo perché non si manifestava più, ma perché c'era stata una caccia indiscriminata, che oltre a minacciarne la sopravvivenza riduceva anche il numero delle prede naturali, e un'espansione umana nel suo territorio. Inoltre, la distruzione del suo habitat ha portato a una diminuzione drastica della specie. Fortunatamente, però, le teorie si sono dimostrate solo supposizioni errate.
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Questo tipo di felino è molto particolare, perché ha delle caratteristiche fisiche che lo rendono immediatamente riconoscibile, infatti, il suo manto è di colore giallo-rossastro e le tipiche macchie nere sono quasi perfettamente rotonde. La coda, invece, è molto lunga e robusta. Non hanno molti nemici naturali, solo gli orsi. Infatti, non poteva che essere l'uomo a minacciare la loro sopravvivenza.
L'habitat di questo sembra siano le foreste e le colline delle regioni egee, mediterranee e orientali dell'Anatolia. Sono abili predatori che si nutrono principalmente di ungulati come cervi, caprioli e mufloni. Ma soprattutto, riescono facilmente ad arrampicarsi sugli alberi ed è stato notato che sono anche in grado di nuotare.