Il modo in cui stringi la mano rivela molto della tua personalità: tu come lo fai?
Il modo in cui parliamo, gesticoliamo e ci poniamo può dire molto su di noi e la nostra personalità. Fra i gesti più indicativi e rivelatori c'è la stretta di mano, azione che si compie, di solito, quando ci si presenta a qualcuno, si stringe un accordo e in varie circostanze in ambito professionale. Ti sarà di certo capitato, nel corso della tua vita, di allungare il braccio per porgere la mano a qualcuno: sapevi che il modo in cui lo hai fatto ha detto molto di te al tuo interlocutore? Vediamo le varie tipologie e cosa raccontano di noi.
via India Times
Quando dobbiamo presentarci a qualcuno, tutti teniamo a fare una buona impressione, soprattutto in ambito lavorativo, dove conquistarsi rispetto e stima è piuttosto importante. Se parenti e amici infatti ci conoscono molto bene, lo stesso non si può dire per gli sconosciuti. Anche tu, nel momento in cui conosci una nuova persona, tendi a formulare alcune prime impressioni, è naturale.
Così, il fatidico momento della stretta di mano racconta molte cose di te, prima ancora che si inizi la conversazione. In che modo? E le sensazioni che trasmettiamo, o ci vengono trasmesse, corrispondono al vero? Sembra proprio di sì, anche se, naturalmente, le idee possono cambiare una volta conosciuto l'interlocutore più a fondo.
La stretta di mano, che appartiene al linguaggio del corpo, non dice davvero tutto su di noi, ma rivela comunque qualcosa di importante. Esistono quattro modi diversi di farlo e sono molto diversi tra loro.
- Il primo è il definito dominante: se nel porgere la mano il tuo palmo è rivolto verso il basso, comunichi di essere una persona sicura di sé, con una grande consapevolezza di te stesso e con grandi doti da leader.
- Se, al contrario, il tuo palmo è rivolto verso l'alto, la tua stretta di mano è di tipo sottomesso. Ciò indica che sei una persona piuttosto insicura, remissiva e che tendi a farti prevaricare dagli altri.
- La terza modalità è la stretta simmetrica, dove il palmo è rivolto lateralmente. Questo è sintomo di un sentimento di uguaglianza, dove non ti poni né al di sopra né al di sotto del tuo interlocutore, col quale ti senti e ti poni alla pari.
L'ultimo caso è quello che utilizza entrambe le mani, pronte ad accogliere quelle dell'altro: in questo caso, probabilmente, stai interagendo con un amico o una persona cara per cui provi affetto. Al di là di quale sia la tua personale stretta di mano, ne esiste una ideale? Probabilmente no, ma ci sono alcune regole di bon ton che andrebbero rispettate, come evitare di porgere la mano sudata e non stringere troppo quella dell'altro, magari nel tentativo di dimostrarsi forti e decisi. Ci saranno occasioni per dimostrare la propria fierezza, senza per forza provocare dolore a chi ci si presenta. Sorridere e guardare negli occhi l'interlocutore, infine, è di certo gradevole e aiuta a suscitare simpatia al primo colpo.
E tu che stretta di mano hai?