Perché si varano le navi rompendo una bottiglia di vino? C'è un motivo preciso
Il primo viaggio di un nave, come da tradizione, viene inaugurato da un particolare battesimo chiamato "varo", un gesto di buon auspicio per la prima traversata dell'imbarcazione, affinché possa raggiungere il porto cui è diretta senza ostacoli di alcun tipo. Per farlo, si usa rompere una bottiglia di vino sullo scafo, ma come è nata questa usanza e in che modo? Scopriamolo insieme.
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D molti secoli ormai è tradizione inaugurare il primo viaggio di una nave con il varo, ovvero la rottura di una bottiglia di vino sullo scafo. Come mia viene scelta proprio questa bevanda?
Il vino, come è noto, può avere diverse gradazioni e colori differenti, essere senza bollicine oppure frizzante, ed è ottenuto da un processo che inizia con la vendemmia e la fermentazione dell'uva.
In base al processo di lavorazione e al vigneto di produzione, acquista un aroma e delle caratteristiche differenti. Bere un bicchiere di vino in compagnia durante i pasti, senza eccedere nel consumo, è da sempre sinonimo di convivialità e giovialità, ma perché viene utilizzato come rito di inaugurazione delle imbarcazioni?
Questa antica tradizione è rimasta intatta per secoli, anche se nel tempo il vino ha ceduto il passo al più pregiato champagne, considerato la bevanda aristocratica per eccellenza. Ma qual è il motivo di questa curiosa usanza?
Tale gesto di buon augurio, che abbiamo tutti potuto ammirare almeno una volta nelle pellicole cinematografiche, risale al desiderio umano di ricevere protezione dagli dei. In origine, tuttavia, non veniva utilizzata una bevanda: i babilonesi, infatti, utilizzavano il sangue ricavato dai sacrifici animali.
Successivamente, questo è stato sostituito dal vino rosso, il cui colore era somigliante a quanto utilizzato in precedenza per attirare buona fortuna e favore dal cielo. Soltanto nel 1891 è sopraggiunto lo champagne, quando la regina Victoria d'Inghilterra varò l'incrociatore della marina HMS Royal Arthur. Nella nobiltà, era usanza gettare in mare calici d'argento dopo averne bevuto il contenuto, soluzione che ben presto si rivelò dispendiosa.
National Museum of the U.S. Navy/Wikimedia commons
Così, il vino venne sostituito dal più prestigioso champagne per mantenere un richiamo alla nobiltà, senza eccedere nello spreco. La cosa fondamentale era, ed è tutt'ora, che nel momento in cui colpisce lo scafo la bottiglia si rompa. In passato, quando ciò non avveniva, era considerato un brutto segno e le imbarcazioni non venivano utilizzate. Al contrario, la rottura della bottiglia era ritenuta un ottimo auspicio, simbolo di benedizione divina. Alcuni moderni marinai utilizzando persino del whisky per varare le proprie navi.
Molti credono che sia opportuno mantenere questa usanza, dal momento che il Titanic non aveva ricevuto alcun battesimo "alcolico" prima del suo unico viaggio... tu che ne pensi?