Pitagora inventò un calice che permetteva di smascherare gli ubriaconi: come funzionava
Quando si chiede a qualcuno quale sia il primo filosofo pre-socratico che si ricorda, la maggior parte degli individui non ha dubbi e risponde immediatamente Pitagora. Questo studioso è diventato celebre soprattutto per il suo teorema, che ogni anni migliaia di studenti sono costretti ad apprendere.
In molti lo ritengono un vero e proprio genio molto serio sempre impegnato nello studio, ma in pochi sanno che oltre a fare il matematico, il politico, lo scienziato, l'astronomo e il taumaturgo era anche un inventore di oggetti simpatici. Infatti dalla sua mente è stata partorita proprio la coppa pitagorica. Ma che cos'è?
via Wikipedia
Questo particolare bicchiere dalla forma stravagante e insolita è anche chiamata "coppa della parsimonia". Questa tazza può essere riempita con qualsiasi liquido, ma diventa fondamentale non andare oltre una determinata soglia. Perché altrimenti si rischierebbe di non bere per niente.
Soprattutto, però, in questo modo si riescono a smascherare gli ubriaconi, mai sazi di bere. Questo particolare calice possiede al suo interno una protuberanza, una specie di colonna, che ha alla sua base un piccolo foro, collegato direttamente a un canale interno.
Nevit Dilmen/Wikimedia Commons
Chiunque ecceda nel versare la bevanda, potrebbe non assaggiarla più, perché nel momento in cui essa scavalca la "parete" all'interno della colonna si verifica il totale svuotamento della coppa. L'assetato che sperava di avere maggiore quantità di liquido si ritroverà senza neppure una goccia, per di più tutto bagnato!
Si narra, che questo bicchiere sia stato inventato da Pitagora per impartire una lezione al popolo di Samos, la sua isola natale. Infatti, è probabile che l'abbia inventata in occasione dei lavori per la fornitura di acqua all'isola greca per limitare il consumo di vino da parte degli operai durante l'orario di lavoro. Questa coppa non sembra, però, si sia fermata in Grecia, ma sia arrivata anche presso i romani.
Cosa ne pensi, conoscevi la coppa pitagorica?