È sconsigliato mangiare un hamburger con una cottura al sangue. Ecco spiegato il motivo
Uno dei cibi più amati da tutti, grandi e piccini, sono gli hamburger. Un prodotto molto semplice da preparare, ma allo stesso tempo molto gustoso, due fette di pane morbido racchiudono delle foglie d'insalata, delle fette di pomodori, qualche anello di cipolla e, poi infine lei, la carne. Gli hamburger si realizzano con della carne macinata, modellata per formare dei dischi e poi cotti. Ma proprio a questo punto inizia il dilemma, quale deve essere la cottura corretta?
via Reader's Digest
Quando si ordina un hamburger o lo si fa a casa la prima cosa che viene chiesta è la cottura, ovvero se i commensali lo desiderano al sangue, ovvero appena scottato sulla griglia con l'interno ancora molto rosa quasi rosso, media cottura o ben cotto. In molti apprezzano il primo tipo di cottura, perché sentono tutto il sapore della carne. Al contrario, gli esperti consigliano di non mangiarla cruda, perché potrebbe essere molto pericoloso.
Quindi indipendentemente dalla qualità del macinato, diventa fondamentale concentrarsi sulla cottura. L'imperativo è cuocerli molto bene ed evitare che ci siano parti crude. Solo in questo modo si può garantire una certa sicurezza.
Prima ancora di cuocere l'hamburger si deve essere certi che il processo di conservazione sia stato eseguito in modo corretto. Infatti, prima di tutto si deve essere sicuri di aver mantenuto la catena del freddo, non ci devono essere stati sbalzi termici eccessivi, altrimenti si potrebbero essere formati dei batteri. Poi nella fase di scongelamento, per evitare rischi, si sconsiglia di lasciarla scongelare a temperatura ambiente o in acqua calda. Sarebbe molto meglio, invece, posizionarla sul ripiano inferiore del frigorifero, con sotto un piatto per raccogliere i liquidi, che altrimenti potrebbero contaminare altri alimenti. Dopo tutto ciò, si deve passare alla cottura, che non deve essere assolutamente al sangue.
Ogni minima parte dell'hamburger deve essere cotta perfettamente. La Food and Drug Administration, un organo governativo statunitene che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari, raccomanda che la temperatura interna del prodotto a base di carne raggiunga i 72°C per garantire la sicurezza, perché solo così si può prevenire la presenza di sostanze nocive come le ammine eterocicliche o gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Un modo per essere sicuri che la temperatura sia corretta, tanto da poter gustare la carne in tranquillità è acquistare un termometro.
Tu lo sapevi?