Il salume con meno contenuto di sale che puoi acquistare? Non ci crederai ma è proprio lui
I salumi sono una categoria alimentare che comprende vari sottoprodotti, ma tutti con una caratteristica in comune: la presenza di sale. Al di là dell'ottimo sapore, qual è il meno salato di tutti? Ecco la risposta.
via Healthline
I salumi sono composti da una serie di sostanze sicure per la salute, ma come per ogni cosa basta sapersi dosare: gli eccessi non sono consigliabili, soprattutto quando si parla di cucina e alimentazione. Una dieta sana ed equilibrata prevede il consumo di questi cibi saporiti in quantità idoneee.
Nonostante siano ottimi e variegati, i salumi non sono propriamente degli alleati del peso forma consumati in quantità massicce, oltre al fatto di contenere sale, ingrediente sconsigliato alle persone che soffrono di pressione alta.
Riduzione di sale nei salumi: cosa si usa al posto del sodio?
Il termine sale deriva da un termine latino, salumen, che si riferisce a tutte le cose salate. Va da sé quindi che questi tipi di alimenti siano tutto tranne che dolci: il sale, infatti, viene ampiamente utilizzato per trattare e conservare la carne, eliminando l'acqua e regolando la fermentazione.
Tuttavia, nuovi procedimenti nell'industria alimentare sono volti a ridurre il contenuto di sodio in questi prodotti, pur mantenendone il gustoso sapore. Una soluzione è sostituirlo con del potassio, in giuste dosi per evitare che prevalga il sapore amaro, tuttavia possono essere utilizzati anche minerali come i fosfati, ma anche spezie e aromi. In questo modo, gli appetitosi salumi possono essere consumati anche da coloro che dovrebbero evitarli e presentarsi come alimenti più magri e salutari.
I risultati della ricerca sulla riduzione di sale nei salumi
Abbandonare del tutto il sale, per questo tipo di alimenti, è impossibile, dal momento che è indispensabile per la conservazione e la stagionatura. Tuttavia, un salume in particolare ha ottenuto un'elevata riduzione di sodio, diventando di fatto il meno salato.
Il Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione CRA-NUT ha svolto una ricerca a riguardo, constatando che il contenuto di sodio nei salumi si è ridotto esponenzialmente negli ultimi quindici anni: i risultati hanno evidenziato qualcosa di molto interessante.
Il salume meno salato è proprio lui: i dati non mentono
Ai primi posti della classifica si trovano mortadella e prosciutto cotto, che ne contiene 2,3 grammi, eliminando il 9% di sodio e scendendo a 2,1 grammi. I salumi cotti, rispetto ai crudi, necessitano di un periodo minore di stagionatura e per questo motivo hanno bisogno di meno sale durante il processo di lavorazione.
Altri salumi con contenuto di sale ridotto sono la pancetta arrotolata (3 gr.), lo speck, ma anche la bresaola. Questi risultati evidenziano l'impegno e il lavoro dei produttori nel cercare di rendere questi alimenti più sani, ricorrendo a metodi di conservazione alternativi.
E tu quali salumi consumi di solito?
- https://www.salepepe.com/salt-in-cured-meats
- https://scienzesensoriali.it/en/resource/cra-nut-centro-di-ricerca-per-gli-alimenti-e-la-nutrizione/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4589381/
- https://www.researchgate.net/institution/INRAN-Istituto-Nazionale-di-Ricerca-per-gli-Alimenti-e-la-Nutrizione
- https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione