Dove buttare i gusci delle cozze? Tutti fanno lo stesso errore
Quando si parla di raccolta differenziata si continua a fare confusione. Ad esempio si dà per scontato che tutto ciò che passa per la cucina faccia parte della categoria “umido”. Eppure ci sono dei prodotti che fanno eccezione, pur provenendo da generi commestibili e teoricamente biodegradabili. Un alimento che solleva ancora dubbi sono frutti di mare, in particolare, dove buttare i gusci delle cozze? Quasi tutti fanno lo stesso errore. Certo c’è anche chi in realtà non si pone proprio la domanda e aggiunge al secchio della spazzatura più vicino. Se però si è deciso di differenziare, bisogna almeno farlo bene.
Un tuffo nel passato
Tante abitudini del passato viste con gli occhi di un cittadino moderno, possono sembrare strane, senza senso, palesemente sbagliate. Una di queste ad esempio era gettare tutti i rifiuti nello stesso cassonetto. A pensarci oggi è assurdo, specialmente da quando si effettua la raccolta differenziata.
Già dagli anni ’80 vigevano alcuni tentativi di separare gli scarti e i materiali, in particolare il vetro. Tutto il resto però, sia organico che non, veniva gettato insieme. In verità in Italia si comincia a parlare di “riciclo” già dal 1941. Per come lo si intende oggi, bisogna riferirsi al Decreto Ronchi del 1997.
Oggi, dopo un quarto di secolo, si sbaglia ancora o si agisce con leggerezza o disinformazione. Il metallo si aggiunge alla plastica, i medicinali scaduti al multi materiale, per finire l’umido diventa una zona franca, e si finisce per non sapere dove buttare i gusci delle cozze o simili. Dunque come regolarsi in questi casi?
Una rivelazione che ti sorprenderà
Se pensi di sapere dove buttare i gusci delle cozze, forse quello che leggerai da qui a poco ti sorprenderà e potresti scoprire di aver sbagliato fino ad ora. Di norma tutto il cibo finisce nella pattumiera dell’umido, giusto? Però come la mettiamo quando si puliscono frutti di mare o crostacei? Ok, si tratta di cibo, però questi rivestimenti naturali sono composti essenzialmente di calcio.
Si tratta dunque di una sostanza che degrada, ma molto lentamente. Dunque per smaltirla nel modo adeguato bisogna aggiungerla al contenitore dove normalmente metti plastica e lattine. Sorpreso? Adesso che lo sai però ricorda di non gettare questo tipo di scarti nell’umido.
Qualcuno potrebbe obiettare che questo tipo di alimento non si mangia tutti i giorni e che mettere tutto insieme non è poi un gran danno. Invece anche piccole porzioni di rifiuti “errati”, possono rovinare il processo di smaltimento di enormi quantità. Meglio dunque agire sempre con responsabilità e correttezza.