È sicuro bere acqua piovana? La risposta alla domanda che tutti ci siamo fatti
Fin dai tempi antichi, la pioggia era utilizzata come risorsa. Oltre che come sistema di irrigazione naturale e quindi stagionale, veniva anche raccolta per essere riutilizzata in momenti di necessità. Le tradizionali “domus” greche, romane ed etrusche erano dotate infatti di locale chiamato “impluvium” che la convogliava in grandi vasche. Successivamente, si trasferiva in apposite cisterne, per depurarla. Ma è pericoloso bere acqua piovana? Cerchiamo di capirne di più.
La risposta ai cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici ci stanno ormai abituando a comportamenti piuttosto insoliti, imprevedibili e spesso estremi del tempo. Si possono infatti alternare stagioni con temperature e condizioni meteorologiche molto differenti. A volte la pioggia tarda a presentarsi per settimane o addirittura mesi, con inaridimento del suolo e delle colture. In altre circostanze si verificano temporali violenti e trombe d’aria che provocano alluvioni e altri disastri. Il riscaldamento globale porta allo scioglimento dei ghiacciai e all’innalzamento dei mari.
In sostanza le riserve idriche potabili si impoveriscono sempre di più. Senza però chiamare in causa questioni così planetarie, la tentazione potrebbe essere quella di usare eventuali surplus di pioggia anche per consumare meno quella domestica.
In pratica impiegare quella “donata dal cielo” piuttosto che quella che esce dal rubinetto o che compriamo in bottiglia e che quindi paghiamo. Quindi arrivare anche a bere acqua piovana come integrazione o in caso di necessità.
Risorsa naturale da non usare “al naturale”
Dunque bere acqua piovana è la soluzione a risparmiare risorse? In realtà la cosa non è così semplice. La pioggia infatti non può essere riutilizzata così come si presenta. In primo luogo è il prodotto del vapore acqueo che si forma nell’atmosfera, quindi raccoglie pure eventuali sostanze chimiche inquinanti.
In secondo luogo non si può usare quella che scorre da tetti e tubature perché può entrare in contatto con materiali nocivi. Per finire c’è anche il discorso dell’accumulo. L’acqua piovana infatti diventa un habitat favorevole per il proliferare dei batteri.
La pioggia quindi non è adatta per il consumo umano, diventerebbe più sicura soltanto con un adeguato impianto per il suo trattamento
Inoltre è meglio cercare di non far entrare mai in contatto l’acqua piovana con quella potabile. Se si individuano perdite o possibili contaminazioni delle tubazioni, bisogna provvedere immediatamente.
Come si può usare l'acqua piovana
Escludendo il consumo potabile, se non adeguatamente trattata e filtrata, ci sono altri impieghi dell'acqua piovana:
- Lavaggio dei vestiti: alcuni consigliano di lavarci i vestiti, ma potrebbe essere raccomandabile evitarlo in caso di bambini piccoli o soggetti allergici.
- Giardino: se l'acqua piovana non è entrata con sostanze chimiche che possono danneggiare le piante e il terreno, la si può usare per tenere verde il giardino e irrigarlo.
- Lavaggio dell'auto: l'acqua piovana può essere utile a lavare l'auto, se non troppo sporca o comunque usata insieme ad acqua pulita di rubinetto: usare quest'ultima per l'ultimo risciacquo.
Raccogliere l'acqua piovana è illegale in alcuni paesi
Lo sapevi? Raccogliere l'acqua piovana è illegale in alcuni luoghi, come ad esempio alcuni stati degli Stati Uniti. I motivi possono essere vari e vanno dal rischio di un uso non corretto al disequilibrio dell'ecosistema. Molti stati regolamentano la raccolta privata dell'acqua piovana stabilendo una quantità consentita e vietando certi usi. Prima di raccogliere l'acqua piovana assicurati che dove risiedi non ci sia alcuna restrizione!
La conservazione dell'acqua è un impegno che ci riguarda tutti. L'acqua è una risorsa preziosa e limitata, e il nostro contributo al suo risparmio può fare la differenza. Usare l'acqua piovana è un ottimo modo per contenere l'utilizzo - in alcuni casi lo spreco - di quella potabile e pulita, ma facciamolo in modo responsabile e coscienzioso.
