Chi è stato il primo vegano della storia? L'origine e la nascita di questo stile di vita
Tutti sappiamo cos'è il veganismo, ma in pochi ne conoscono le origini storiche e culturali, oltre a comprendere a fondo questo stile di vita che sempre più persone abbracciano. Ma chi lo ha inaugurato, diventando il primo vegano della storia?
Stile di vita vegano: non è solo una scelta alimentare
La giornata mondiale del veganismo, o veganesimo, capita il primo novembre ed è una data molto importante per coloro che hanno adottato questo stile di vita. Sì, perché non si tratta unicamente di una scelta alimentare, ma di una vera e propria filosofia che accomuna sempre più persone. Chi sceglie una vita improntata sul veganismo, infatti, non solo non consuma cibi animali né i loro derivati, ma rinuncia a indossare e utilizzare anche indumenti e accessori che ne sono composti, come, ad esempio, borse o scarpe di pelle. Questo si estende anche a strumenti, gioielli, cosmetici e qualsiasi oggetto che impiega componenti di origine animale, compresi prodotti testati su di essi.
In sostanza, il veganesimo cerca in ogni modo di escludere, nei limiti del possibile, qualunque forma di sfruttamento nei confronti della fauna. Allo stesso modo, ricerca e propone alternative valide e che vadano a beneficio degli animali, ma anche dell'ambiente e dello stesso essere umano. Alcuni trovano questo stile di vita eccessivo, soprattutto per quanto riguarda la dieta, che elimina qualunque fonte animale, compresi pesci e insetti, ma anche i derivati come uova, latticini e miele. Questa vuole essere un'aperta opposizione agli allevamenti intensivi, alla crudeltà nei confronti di queste creature, sostenendo il rispetto della loro vita sul nostro pianeta.
L'alimentazione vegana può essere comunque ricca e varia, a patto di non far mancare al proprio organismo i nutrienti necessari, come attraverso la supplementazione. La dieta prevede il consumo di qualunque tipo di verdura, frutta, cereali, legumi, noci e semi, realizzando piatti tipicamente onnivori con ingredienti alternativi. Ma chi fu il primo uomo sulla Terra a scegliere di essere vegano?
Il primo vegano della storia e le radici di questa filosofia nell'antichità
Il veganismo è una forma estremizzata di vegetarianismo, il quale prevede l'eliminazione dalla dieta di carne e pesce, ma non dei loro derivati e sottoprodotti. In realtà, questa filosofia non ha un'origine certa e definita, e nemmeno una persona precisa a cui affidare il ruolo di "inventore". Tuttavia, uno dei primi vegani conosciuti della storia è al-Maʿarri, un poeta arabo vissuto tra il 973 e 1057 circa, che divenne famoso per il suo componimento poetico intitolato "Non rubo più alla natura". Ancora prima di lui, principi di vegetarianismo e veganismo si riscontrano nell'antica Grecia, per motivi che si fondavano sulla salute, sul benessere degli animali e su ragioni legate alla trasmigrazione delle anime, guidati inoltre dal concetto del filosofo greco Porfirio, nel 270 circa, secondo il quale se gli umani meritano rispetto, lo stesso deve valere per gli animali.
Anche Pitagora, intorno a 500 a.C., sembrava affine a questa filosofia. Eudosso di Cnido, allievo di Archita e Platone, scrisse che il matematico greco "si distingueva per una tale purezza e non solo si asteneva dal cibo animale, ma manteneva anche le distanze da cuochi e cacciatori". Anche esponenti buddisti, seguaci del giainismo e dell'induismo credevano che gli umani non dovessero causare dolore agli animali in alcun modo. Nonostante il termine veganismo sia stato coniato molto più tardi, la rinuncia al consumo della carne ha quindi origini ben più antiche, rintracciabili sin dalle civiltà della valle dell'Indo nel 3300–1300 a.C. nel 300 a.C. Lo storico greco Megastene testimoniò uno stile di vita vegetariano da parte degli indiani invece che orientato al consumo della carne. Anche il monaco buddista cinese Fa-hsien, durante il 500 d.C., osservò che gli indiani preferivano stare lontani dalla carne e di seguire invece una dieta vegetariana.
Lo stile di vita vegano nella storia occidentale
In Occidente questa pratica non si è diffusa con altrettanto vigore. Tuttavia, intorno al 1400-1500, Leonardo Da Vinci si dichiarò contrario alla macellazione animale, denunciando apertamente questa pratica e rinunciando al consumo della carne, mentre nel 1600 Cartesio adottò la dieta vegetariana, ritenendo che la carne fosse dannosa per la salute. Nel 1732 emerse la comunità religiosa ortodossa Ephrata Cloister, in Pennsylvania, USA, che promuoveva sia il vegetarianismo che il celibato, mentre alla fine dello stesso secolo, il filosofo Jeremy Bentham promosse il concetto della compassione verso gli animali, dal momento che sono in grado di soffrire alla stregua degli esseri umani. Nel 1847 nacque in Inghilterra la Vegetarian Society, seguita dalla American Vegetarian Society nel 1850, fondata dal reverendo Sylvester Graham e dal dottor Alcott. Verso la fine del secolo, nel 1891, nel Regno Unito sorse la Lega Umanitaria: Edward Carpenter, George Bernard Shaw e Edward Rose guidarono una campagna per promuovere la compassione verso ogni essere senziente e mettere fine alla sofferenza animale in campo agricolo e scientifico.
A coniare il termine "veganismo" fu il falegname inglese Donald Watson nel novembre del 1944, fondando la Vegan Society in Gran Bretagna allo scopo di fermare la produzione e il consumo dei latticini. Dal momento che i vegetariani si nutrivano di questi derivati, dichiarò di voler creare una parola per distinguere coloro che invece vi rinunciavano. Sfruttò, a favore della sua causa, la tubercolosi che aveva colpito, nell'anno precedente, il 40% delle mucche da latte britanniche. Nel febbraio del '45, rilasciò una dichiarazione su come il termine avrebbe dovuto essere pronunciato: "Veegan, non Veejan". Nel 2005, in Gran Bretagna il numero di cittadini che si dichiaravano vegani era di 250.000, contro i 2 milioni degli USA.
E tu hai adottato uno stile di vita vegano oppure hai mai pensato di farlo?