Incolpare gli altri: perché lo facciamo e come smettere per vivere meglio
È molto probabile che tu abbia già incontrato qualcuno che ha l’abitudine di incolpare sempre gli altri, anche dei propri errori. Si tratta di un comportamento diffuso che ha alla base alcune ragioni profonde, ma può risultare deleterio nei rapporti con le altre persone. Vediamo allora perché incolpiamo gli altri e, allo stesso tempo, come cercare di risolvere questo problema per vivere meglio. D’altronde, ricordare questo comportamento negli altri è molto più facile che riconoscerlo in noi, no?
Incolpare gli altri: una tendenza diffusa
Privarsi della responsabilità e attribuirla agli altri è un’abitudine piuttosto comune che, per certi versi, è parte costitutiva della società moderna. Nelle interazioni sociali nella vita reale o sui social media, capita spesso di notare una retorica comunicativa che tende a deresponsabilizzare se stessi. Allo stesso tempo, si attribuiscono agli altri le colpe di qualcosa che non è andato come previsto.
Si tratta di un comportamento diffuso che, come vedremo, svolge una funzione ben precisa nella formazione della propria personalità in relazione agli altri. Chi ha la tendenza a incolpare gli altri elabora un’accurata analisi dei fatti e delle condizioni che hanno sempre lo stesso risultato: non è colpa mia.
Perché incolpiamo gli altri?
Sono diverse le ragioni per cui molte persone incolpano gli altri anche di errori che non commettono. Queste sono le principali:
• Incolpare gli altri è semplice. D’altronde, dare la colpa ad altri è l’esatto opposto del ritenersi responsabili di qualcosa, del riconoscere di aver sbagliato, del cercare di correggersi.
• Evitare di sembrare vulnerabili. Se la colpa è di qualcun altro, ciò vuol dire che non siamo vulnerabili di fronte agli imprevisti e agli errori: la responsabilità è un processo di vulnerabilità.
• Senso di controllo. Evitare di dare la colpa a se stessi vuol dire essere in grado di controllare una determinata situazione, sensazione confermata dalla colpa che è sicuramente di qualcun altro.
• Scaricare le emozioni negative. Chi mostra raramente le proprie emozioni tende spesso a incolpare gli altri: si tratta di un modo per scaricare le emozioni negative senza ammettere di provarle.
• Incolpare gli altri protegge il nostro ego. Incolpare qualcun altro di qualcosa vuol dire pensarsi automaticamente superiore rispetto all’accusato.
Come evitare di incolpare gli altri: alcune strategie efficaci
Evitare di incolpare gli altri è possibile, ma richiede di adottare delle precise strategie in modo continuativo. Assumersi la responsabilità delle proprie azioni è ovviamente il primo passo, per quanto complesso da attuare. Lo stesso si può dire di un’altra strategia fondamentale: cercare di capire il punto di vista degli altri non in modo superficiale. Peraltro, le persone che incolpano gli altri si soffermano quasi sempre sul problema o sull’errore commesso, piuttosto che sulla possibile soluzione. Non si tratterebbe, in questo caso, di negare il problema, quanto di indirizzare i propri sforzi verso una risoluzione che sia soddisfacente per tutti. Infine, cercare di essere empatici aiuta nel meccanismo di comprensione e responsabilizzazione.
Evitare di incolpare gli altri: il segreto per vivere meglio?
Smettere di incolpare gli altri non è soltanto un’azione fine a se stessa, o un disinteressato moto di altruismo. Al contrario, applicare le strategie che abbiamo visto può aiutare a:
• crescere come persona, evitando di chiudersi alle relazioni interpersonali e trovando i proprio punti di forza anche attraverso i propri errori;
• formare delle relazioni sane che si basano su un confronto aperto che non teme di mostrare le proprie colpe e vulnerabilità;
• migliorare la propria influenza sugli altri, perché se incolpiamo sempre altre persone sarà più probabile che anche queste diano la colpa a noi, alimentando un circolo vizioso di cui nessuno ha bisogno.