"Baby on Board": la storia di questo adesivo per auto e da quando viene utilizzato

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di Francesca Argentati

16 Ottobre 2023

"Baby on Board": la storia di questo adesivo per auto e da quando viene utilizzato

La segnaletica stradale è fondamentale per la sicurezza della circolazione, ma alcuni "cartelli" non sono affissi ai bordi delle vie: alcuni, come quello che riporta la scritta "baby on board", si trova direttamente sulle auto. Ma qual è la sua storia e da quando viene utilizzato?

"Baby on Board": perché questo adesivo per auto viene utilizzato?

"Baby on Board": perché questo adesivo per auto viene utilizzato?

Vinu raj/Wikimedia commons

Guidare in modo sicuro e consapevole è cruciale per la sicurezza propria e degli altri, e per rendere effettivo questo concetto entrano in gioco diversi fattori: il buon senso, il rispetto della velocità e delle regole stradali, la segnaletica e i simboli relativi all guida. Non passare quando il semaforo è rosso o arancione, rispettare la precedenza, fermarsi alle strisce pedonali, mettere la freccia con il giusto anticipo prima di svoltare sono solo alcune delle norme del codice stradale che tutti siamo tenuti a rispettare. Tuttavia, ad allertare i conducenti, ci sono anche cartelli stradali che mettono in guardia da eventuali pericoli, come strade asfaltate, pericoli di frane e presenza di animali selvatici.

E per quanto riguarda "baby on board"? Si tratta di una scritta posta direttamente sulle auto, che di certo tutti abbiamo visto qualche volta. Attraverso una targa magnetica o un semplice adesivo, viene segnalato agli altri guidatori che a bordo della vettura c'è un bambino. Il classico avvertimento è di solito di colore giallo e ha la forma di un diamante: molti genitori lo considerano una sorta di segnale scaramantico, oltre che un avviso rivolto alle altre auto di prestare particolare attenzione al proprio comportamento sulla strada. I bambini sono vulnerabili, fragili e in questo modo si cerca di proteggerli prevenendo l'eventuale sconsideratezza altrui. Inoltre, potrebbe essere un modo per allertare gli altri guidatori del fatto che, se si procede a una velocità molto contenuta, il motivo è proprio il bimbo a bordo: dunque, non è necessario suonare il clacson, imprecare o cercare di sorpassare a tutti i costi.

In ogni caso, soltanto chi sceglie di applicare sulla propria auto questo segnale conosce il reale motivo per cui lo fa: coloro che lo vedono spiccare in mezzo al traffico possono giungere a considerazioni variegate e soggettive, considerandolo persino un modo per rendere pubblicamente noto di essere diventati mamme o papà. Ma qual è l'origine di questo messaggio stradale e da quanto tempo viene utilizzato?

La storia e le origini dell'adesivo per auto "Baby on Board"

La storia e le origini dell'adesivo per auto "Baby on Board"

jthesuperhuman/Reddit

Affiggere il segnale "baby on board" sul retro delle auto è qualcosa che ancora oggi fanno moltissimi neogenitori, ma quando è effettivamente "nata" questa usanza? Lo scopo originale era proprio quello di invitare gli altri conducenti a guidare in modo più sicuro dopo aver visto questo messaggio stradale, ma in realtà non esiste alcuna legge su questa targa/adesivo, né è considerato obbligatorio o ufficiale. Si ritiene anche che possa essere utile in caso di incidenti, per allertare i soccorsi della presenza di un bambino a bordo nel caso la persona alla guida sia incosciente: questo, però, non è stato confermato dai servizi di emergenza, e potrebbe inoltre depistare i soccorritori se la macchina riporta questo segnale, ma non in quel bambino non è effettivamente a bordo.

In ogni caso, la creazione di "Baby on board" risale al 1984, da un'idea di Michael Lerner. All'epoca l'uomo aveva 30 anni e si ritrovò ad affrontare un lungo viaggio con a bordo il nipote di soli 18 mesi, sistemato sui sedili posteriori. "È stata la prima volta nella mia vita che ho provato quello che avrebbe provato un genitore, avendo un bambino in auto" ha dichiarato Lerner, che attualmente è un investitore residente in Florida. Trovandosi fuori Boston e dovendo riaccompagnare il nipote a casa, ha dovuto affrontare una serie di pericoli angoscianti. "Le persone mi seguivano, guidavano in modo distratto e mi sentivo straordinariamente protettivo e preoccupato." A differenza degli altri conducenti, lui era consapevole dell'indifeso ospite a bordo.

Una settimana più tardi, l'allora reclutatore di dirigenti ricevette una telefonata da un amico che gli propose l'idea di due sorelle, quella di commercializzare un piccolo segnale di sicurezza di forma triangolare da posizionare sulle auto con le parole "Baby Aboard". "Non so se mi sarei legato così fortemente al prodotto se non avessi avuto quell'esperienza" disse Lerner, che decise di concludere l'accordo modificando la forma dell'adesivo e le parole stesse, che a suo dire sembravano rievocare il nome di una barca. Lanciò quindi la Safety 1st, azienda diventata poi un marchio internazionale specializzata in attrezzature per la sicurezza dei bambini. "Nel settembre del 1984 abbiamo venduto 10.000 insegne, a giugno ricevevamo ordini per 500.000 al mese”.

"Baby on Board" dopo gli anni Ottanta: l'evoluzione dell'adesivo per auto

"Baby on Board" dopo gli anni Ottanta: l'evoluzione dell'adesivo per auto

Simpson Wiki/ Fox Broadcasting Company

Il successo del segnale di sicurezza di Lerner fu tale che venne proposto in varianti satiriche che non tutti apprezzarono, come quella del 1986 che citava "Suocera nel bagagliaio". Le vendite di "Baby on board" precipitarono e i modelli muniti di ventosa vennero banditi in quanto potevano ostacolare la vista, così Lerner pensò che il prodotto fosse destinato a tramontare. Ma le cose non andarono così, perché gli acquisti si incrementarono nuovamente e le parodie persero il loro fascino tra i consumatori. Nel 2000 Lerner vendette la Safety 1st alla società canadese Dorel Industries, che attualmente realizza oltre settanta viarianti in sette lingue diverse. Le rappresentazioni satiriche sono tornate in voga, raffigurando animali a bordo, ma anche alimenti o battute ironiche come "Non c'è nessun bambino a bordo, possiamo scontrarci".

Il messaggio di sicurezza stradale è comparso anche in televisione, in sitcom e programmi come The Simpson. Due assistenti professori alla Whitworth University, Washingtor, Kari Nixon e Jessica Clements, hanno affrontato il tema della polarizzazione che riveste le scelte genitoriali in un libro, portando come esempio il cartello "baby on board", emblema del fenomeno secondo cui i prodotti che acquistiamo possono essere associati all'identità, confondendoli con ciò che siamo. "C'è questo ideale secondo cui dovremmo offrire una vita senza rischi, che una madre o un genitore dovrebbero offrire un luogo completamente sicuro e poi arriva il momento in cui questo diventa chiaramente e visibilmente impossibile" sostiene Nixon.

Dunque, al di là delle scelte che facciamo e dei messaggi che esponiamo, l'interpretazione e l'azione restano in mano a coloro che lo ricevono e qui si ferma il nostro potere decisionale. Al di là di quale sia poi il reale obiettivo dei genitori, Lerner è convinto che "si tratta solo di amore. Si tratta di genitori che amano i propri figli e vogliono fare tutto il possibile per proteggerli. Il collegamento al prodotto non è intellettuale. Viene dal cuore."

E tu che ne pensi di questo iconico adesivo? Lo hai mai utilizzato sulla tua auto?

Come applicare l'adesivo "Baby on Board" sulla tua auto e garantire la sicurezza del bambino

Come applicare l'adesivo "Baby on Board" sulla tua auto e garantire la sicurezza del bambino

Metropolitan Transportation Authority of the State of New York/Wikimedia commons

Il modo migliore per applicare l'adesivo magnetico in auto, senza che questo diventi controproducente, prevede alcuni accorgimenti. Per garantire la sicurezza di un bambino al bordo di un'auto, inoltre, ci sono altre precauzioni importanti che vanno adottate, come:

  • Posizionare l'adesivo in un punto che non ostacoli la vista dallo specchietto retrovisore;
  • Scegliere un adesivo di dimensioni contenute;
  • Assicurarsi che il bambino sia sistemato in modo efficace sul seggiolino, scegliendone uno adatto alla sua età e alla sua taglia;
  • Non distrarti durante la guida, ma resta sempre concentrato sulla strada;
  • Posiziona il seggiolino lontano dagli airbag e assicurati di allacciare correttamente le cinture dopo averlo correttamente reclinato;
  • Non avere fretta e rispetta i tempi prima di optare per un seggiolino reclinato in avanti;
  • Togli vestiti e imbracature pesanti al bambino prima di posizionarlo sul seggiolino.

Quali sono le tue abitudini di guida con un "baby on board"?