Perché le pareti del Colosseo sono piene di buchi?
Il Colosseo di Roma è una meraviglia storica che affascina i visitatori di tutto il mondo. Eppure, osservando bene la sua facciata esterna, si nota qualcosa di insolito: una serie di misteriosi buchi. In questo articolo, cercheremo di chiarire il mistero dietro ai buchi del Colosseo, e vedremo anche perché raccontano un po’ della storia della Città Eterna.
I buchi del Colosseo tra leggenda e realtà
Costruito da Vespasiano e noto con il nome di Anfiteatro Flavio, il Colosseo è un simbolo della grandezza dell’antica Roma, e non solo. Ammirando il più grande anfiteatro romano al mondo, però, non possiamo fare a meno di notare i misteriosi buchi che segnano la sua superficie esterna. Chi li ha fatti? Erano parte della struttura originaria dell’edificio è sono stati un’aggiunta successiva?
Nei quasi 2000 anni di storia del Colosseo, non sono di certo mancate le leggende e le credenze popolari al riguardo. E alcune sono davvero curiose, come quella secondo cui i fori del Colosseo sono stati creati dai Visigoti durante il sacco del 410. Secondo la leggenda, i barbari guidati da Alarico avrebbero tentato di distruggere l’anfiteatro, senza riuscire nel nel loro intento. Una credenza successiva afferma che invece i buchi sarebbero stati realizzati dai lanzichenecchi durante il sacco del 1527, sempre per tentare di distruggere il monumento di Roma. Anche in quel caso, i barbari calati dal Nord sarebbero andati incontro al fallimento, come se un’aura di immortalità circondasse il Colosseo.
Perché il Colosseo ha dei buchi?
Al netto delle leggende, sempre interessanti perché raccontano di come i romani hanno interpretato i buchi sul Colosseo, una spiegazione c’è. La ragione per cui la facciata del Colosseo presenta dei fori è prettamente tecnica: rendere più stabile la struttura dell’anfiteatro.
I romani infatti utilizzavano i fori per alloggiare delle grappe metalliche, che collegavano e rafforzavano i blocchi di pietra che costituivano il Colosseo. A guardare i fori da vicino, infatti, si può notare come siano posizionati in modo strategico: corrispondono alle giunture fra i vari blocchi di pietra. Questa spiegazione però fa sorgere un’altra domanda: perché le grappe non ci sono più? Per la stessa ragione per cui manca tutta una parte del Colosseo: durante il Medioevo e anche dopo l’anfiteatro è stato depredato. In pratica, i romani hanno usato il Colosseo come cava di materiali da costruzione per altri edifici, rimuovendo pietra, marmo e metallo.
Non solo fori: le altre curiosità sul Colosseo che devi conoscere
Sia per la sua lunga storia, sia per la sua meraviglia, il Colosseo è diventato protagonista di tantissime curiosità. Ecco le più particolari:
- partendo proprio dai buchi del Colosseo, i romani non potevano vederli perché tutta la facciata era ricoperta da lastre di travertino;
- la costruzione dell’Anfiteatro Flavio, nome originario del Colosseo, ha richiesto solo 8 anni, dal 72 all’80 d.C., e due imperatori, Vespasiano e Tito;
- il più grande anfiteatro romano poteva ospitare fino a 80 mila persone, un po’ come uno Stadio Olimpico ante litteram;
- non solo il Colosseo è stato costruito al posto del lago artificiale accanto alla domus aurea di Nerone, ma al suo interno si svolgevano anche vere e proprie battaglie navali;
- si sono tenuti giochi al Colosseo ben oltre la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, durante il regno di Teodorico il Grande nel VI secolo.
Da quel momento inizia una storia di declino per il Colosseo. Prima le guerre greco-gotiche, poi i longobardi, infine i secoli bui di Roma e la cava a cielo aperto del Medioevo, che lo ha depredato di gran parte della sua struttura. Ma ne ha lasciato intatto lo spirito, e i buchi.