I vampiri esistono? La verità su queste misteriose figure tra mito, realtà e curiose abitudini.
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Il mito dei vampiri affascina e terrorizza l’immaginazione umana da secoli, con storie di presenze notturne e ancora in qualche modo in vita che risalgono anche all’antica Grecia.
Ma è con la letteratura gotica del XIX secolo che fanno capolino nella cultura popolare, non andando più via.
Tutti conosciamo la storia di Dracula, se non altro nelle sue infinite varianti, ma cosa c’è di vero nella leggenda dei vampiri? E soprattutto, i vampiri esistono davvero?
Spoiler: sì.
Le origini del mito dei vampiri
Il mito dei vampiri, o di figure in qualche modo assimilabili, è antico e diffuso in più del 98% delle culture in tutto il mondo: creature che tornano alla vita e hanno un'alimentazione "inusuale" animano le leggende medievali, tanto da favorire pratiche di sepoltura adeguate.
Nonostante la diffusione di queste credenze, le origini del mito dei vampiri rimangono un mistero.
Esistono tuttavia diverse teorie che cercano di spiegarlo, in modo più o meno verosimile.
Si è spesso suggerito che la figura dei vampiri derivi da condizioni mediche reali, con sintomi che potremmo essere tentati di ascrivere al fenomeno dei vampiri. Tra questi, l'intolleranza alla luce del sole, la pelle pallida e la mancanza di forze. Ricorda qualcosa?
Ma questo motivo non è l’unico indiziato a spiegare il mito dei vampiri, perché la spiegazione più probabile è di natura psicologica. Da questo punto di vista, i vampiri e gli altri mostri delle leggende rappresentano proiezioni delle nostre paure su ciò che non comprendiamo.
I vampiri esistono davvero?
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La risposta breve è sì, i vampiri esistono; ma dipende da cosa intendiamo per "vampiro".
Certamente, non ci aspettiamo che un principe valacco del XV secolo, come quello che ha ispirato il Dracula di Stoker, si aggiri per la Londra vittoriana o, peggio, contemporanea. No?
Piuttosto, esistono persone oggi che praticano il vampirismo: cioè si identificano come vampiri e sostengono di avere bisogno di nutrirsi di sangue, anche solo un cucchiaino al giorno, per presunti benefici alla salute.
Il presidente dell’associazione italiana dei vampiri (sì, esiste), sostiene che questo tipo di "dieta" quotidiana, anche se limitata a un cucchiaino, sconvolga il ritmo circadiano. In pratica, chi segue questa pratica finisce per vivere di notte e dormire di giorno.
Inoltre, chi pratica il vampirismo ha una temperatura corporea inferiore rispetto a quella di un essere umano, e tende a non tollerare la luce del sole.
Sono esistiti veri vampiri nella storia?
Ci sono casi di veri vampiri esistiti nella storia? Anche qui la risposta è che dipende da cosa intendiamo per "veri vampiri"?
Se immaginiamo quelli mostrati da famose pellicole cinematografiche, ovviamente no. Nessuno ha mai avuto il privilegio di vivere per sempre e avere poteri soprannaturali.
Tuttavia, sono esistite persone che hanno emulato le attività vampiresche, praticando l'occulto e il misticismo. Si ritiene che molte di queste abbiano vissuto a New Orleans, Louisiana, città fondata su un terreno considerato "maledetto".
Ecco alcuni individui considerati i "veri" vampiri nella storia:
- Il vampiro della Bergamasca, Vincenzo Verzeni, vissuto nell'Ottocento;
- Il vampiro di Londra, John Haigh, la cui crudele attività risale alla prima metà del XX secolo;
- Il vampiro di Düsseldorf, Peter Kurten, vissuta nella prima metà del Novecento.
Insomma, come ogni mito che si rispetti, anche quello dei vampiri ha narrazioni diverse e talvolta contraddittorie.
Nel mezzo di vampirismo moderno, principi stranieri e creature della notte, di certo c’è solo l’enorme fascino che la loro figura esercita sulla nostra cultura.
E sulle nostre paure.