Migliaia di salmoni d'allevamento in fuga in Islanda: che cosa sta succedendo?

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di Francesca Argentati

26 Ottobre 2023

Migliaia di salmoni d'allevamento in fuga in Islanda: che cosa sta succedendo?

La piscicoltura, ovvero l'allevamento ittico, è l'industria dedita alla coltivazione degli animali acquatici all'interno di ambienti controllati, come laghi o recinti marini: in Islanda, però, qualcosa è andato storto e la corsa per correre ai ripari è sfrenata. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto.

Allevamento ittico: migliaia di salmoni fuggiti in Islanda

Guðmundur Haukur Jakobsson/Facebook

Gli allevamenti ittici hanno una lunga storia e altrettanta esperienza alle spalle, nonché un'importanza enorme nella diffusione del pesce a livello globale. I pesci allevati, che possono essere di varie specie, tra cui carpe, trote e salmoni, sono alimentati con una dieta specifica per favorirne la salute e un sano sviluppo. Anche la qualità del bacino idrico è attentamente monitorata, così come la temperatura e l'ossigeno presenti nell'acqua. L'allevamento viene svolto all'insegna della sostenibilità, nel rispetto dell'ecosistema circostante e nella responsabilità di offrire una fonte affidabile di pesce destinata al consumo umano, contrastando l'attività della pesca in mare aperto.

Tuttavia, in un allevamento ittico islandese, qualcosa non è andato come doveva: migliaia di salmoni sono fuggiti dal bacino in cui si trovavano. Com'è noto, il salmone islandese è di ottima qualità e prospera nelle acqua fredde tipiche di questa zona, ideali per la sua sopravvivenza. Qui si trovano il salmone argentato e il salmone atlantico, particolarmente apprezzato per il suo sapore ricco ed esportato in tutto il mondo. Ma cosa è accaduto e cosa può comportare la fuga di questi esemplari?

La ricerca dei salmoni d'allevamento fuggiti in Islanda

La ricerca dei salmoni d'allevamento fuggiti in Islanda

Pixabay

La fuga di migliaia di salmoni è avvenuta in un recinto a Patreksfjörður, un villaggio islandese sui fiordi occidentali, di proprietà della Artic Fish, tra le più grandi aziende di allevamento di salmone del posto. Questo ha allarmato e allertato ambientalisti e pescatori sportivi, i quali hanno intensificato la richiesta di evitare l'apertura dei recinti negli allevamenti. Non è la prima volta che accade un fatto simile: l'azienda Arxarlax, sempre in Islanda, è stata precedentemente multata per oltre 700.000 sterline dopo la mancata segnalazione della fuga di oltre ottantamila pesci. Alcuni dei salmoni scappati dalla dalla Arti Fish sono stati individuati, dispersi in oltre trenta fiumi nel nord-ovest islandese, stando alle informazioni riportate sui social. Il MRI, istituto di ricerca marina e d'acqua dolce locale, ha confermato i ritrovamenti. Alcuni di essi sono stati rinvenuti ricoperti da parassiti marini, pidocchi potenzialmente letali per i pesci liberi.

Guðmundur Hauker Jakobsson, praticante della pesca sportiva e vicepresidente del club di pesca Blanda e Svartá, si è introdotto nel fiume Blanda, alimentato dal ghiacciaio Hofsjökull, e ha sistemato una rete realizzata per aiutare i salmoni selvatici a raggiungere il corso d'acqua dal mare. Poco dopo, ha estratto dal fiume un salmone argento da quasi sette chilogrammi, seguito da altri esemplari identici. In questa zona, la pesca di salmoni selvatici è ampiamente praticata per la loro qualità, ma l'uomo si è reso subito conto che c'era qualcosa di strano.

Migliaia di salmoni in fuga, le conseguenze: "è una catastrofe ambientale"

Migliaia di salmoni in fuga, le conseguenze: "è una catastrofe ambientale"

Artic Fish/Facebook

Guðmundur, detto Gummi, si è accorto che non si trattava affatto di pesci selvatici. Rivolgendosi al padre Jakob di 73 anni, che era insieme a lui, ha detto: "Guarda, questi sono degli intrusi". La coda arrotondata e le pinne danneggiate gli hanno suggerito la vera provenienza: salmoni d'allevamento. La sua ipotesi immediata è stata quella che appartenessero al gruppo di fuggitivi, scappati dalla rete aperta. Gummi e Jakob, in totale, sono riusciti a catturare oltre quaranta esemplari d'allevamento, dopo aver fatto in modo che non riuscissero a tornare in mare aperto bloccando la navigazione. Dopo di lui, altri hanno avvistato gli "estranei", che stanno mettendo a repentaglio il popolo dei pesci selvatici. Secondo Gummi, “Questa è una catastrofe ambientale. Se si riproducono, i salmoni perderanno la capacità di sopravvivere. Gli incroci tra pesci selvatici e di allevamento, infatti, dà vita a esemplari ibridi che si sviluppano più rapidamente, inibendo la capacità della specie di riprodursi.

Ma non è l'unica dannosa conseguenza di questa fuga: i salmoni stanno raggiungendo acque remote, coprendo un'area molto vasta e un tale numero di fuggitivi non era mai stato registrato in precedenza. La maggior parte di essi, inoltre, è già pronta alla riproduzione, aspetto questo che difficilmente impedirà la nascita di specie ibride. Subacquei esperti stanno ora cercando di rintracciare i salmoni d'allevamento scappati, mentre l'amministratore delegato di Artic Fish, Stein Ove Tveiten, potrebbe rischiare fino a due anni di reclusione se fosse dimostrata una negligenza in seguito all'indagine in corso da parte della polizia locale. Per il momento, l'uomo non ha potuto far altro che scusarsi per quanto accaduto. Che ne pensi di quanto accaduto?