Record climatico: un report avverte che la società potrebbe crollare entro il 2100

Francesca Argentati image
di Francesca Argentati

02 Novembre 2023

Record climatico: un report avverte che la società potrebbe crollare entro il 2100

Il problema relativo al riscaldamento globale è ormai noto, ma gli scienziati continuano a mettere in guardia sugli effetti catastrofici del prossimo futuro: ecco cosa potrebbe succedere alla fine del secolo.

L'allarmante report sulle conseguenze del riscaldamento globale

L'allarmante report sulle conseguenze del riscaldamento globale

Freepik

Probabilmente non vivremo in prima persona le conseguenze del riscaldamento globale, che tuttavia potrebbero essere molto più vicine di quanto pensiamo. Dopo lo studio che ha rilevato la rapidità dello scioglimento dell'Antartide occidentale ormai inarrestabile, un report allerta riguardo ciò che ci aspetta: il cambiamento climatico ha portato a una condizione mai registrata in precedenza, catapultandoci di fatto nel periodo della storia umana peggiore in assoluto sotto questo punto di vista.

Se, infatti, erano ormai noti i probabili effetti collaterali dell'aumento delle temperature, non erano chiare le tempistiche: a quanto pare il tempo sta per scadere e la vita su questo pianeta è seriamente in pericolo, sostiene un corposo gruppo internazionale di scienziati. Il report presentato dal team ha evidenziato che venti segni vitali planetari dei trentacinque impiegati per osservare la crisi climatica hanno raggiunto limiti record, riportando non solo gli indici dei livelli del mare, dell'emissione dei gas serra e delle temperature ambientali, ma anche il numero degli esseri umani e degli animali sul pianeta.

Possibile collasso sociale entro il 2100: il nuovo report

Possibile collasso sociale entro il 2100: il nuovo report

Eddiem360/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

Il 2023 ha visto toccare record climatici mai visti prima, con un picco di temperatura nel mese di luglio, probabilmente la più elevata da 100.000 anni a questa parte. Da metà settembre, inoltre, sono stati registrate 38 giornate con temperature medie globali superiori di 1,5° rispetto ai livelli preindustriali. Il report ha inoltre registrato l'aumento di incendi in Canada, con emissioni di anidride carbonica senza eguali, per un totale di un miliardo di tonnellate, pari alla produzione annuale del Giappone. Inoltre, sono state segnalate le inondazioni in India e in Cina e la tempesta mediterranea che si è riversata in Libia.

Christopher Wolf dell’Oregon State University, USA, e principale autore del report, ha dichiarato: “Entro il 2100, dai 3 ai 6 miliardi di persone potrebbero trovarsi al di fuori delle regioni vivibili della Terra, il che significa che dovranno affrontare un caldo intenso, una disponibilità di cibo esigua e tassi di sopravvivenza limitati." Entro la fine del secolo, dunque, si potrebbe assistere a un collasso della società dovuto al fenomeno del cambiamento climatico in atto da tempo e che sta sempre più degenerando. “Senza azioni che affrontino il problema alla radice dell’umanità, che prende dalla Terra più di quanto può dare in sicurezza, siamo sulla buona strada per il potenziale collasso dei sistemi naturali e socioeconomici, un mondo con un caldo insopportabile e carenza di cibo e acqua dolce."

William Riplle, coautore dello studio e professore dell'OSU, ha affermato: “La vita sul nostro pianeta è chiaramente sotto assedio. Abbiamo anche riscontrato pochi progressi per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico. È un dovere morale degli scienziati e delle nostre istituzioni avvisare l’umanità di qualsiasi potenziale minaccia esistenziale e mostrare leadership nell’agire."

Disastro planetario entro il 2100: gli urgenti solleciti degli scienziati

Disastro planetario entro il 2100: gli urgenti solleciti degli scienziati

AI Generated - Psycode

15.000 scienziati provenienti da 161 diversi Paesi hanno avvalorato il report, che è l'aggiornamento di una precedente analisi effettuata nel 2019. Il team ha sottolineato che gli scienziati hanno avvisato per anni circa le conseguenze future delle attuali condizioni climatiche estreme, dovute alle attività umane tutt'ora in corso, che portano all'emissione di gas pericolosi direttamente nell'atmosfera. “Purtroppo il tempo è scaduto… stiamo spingendo i nostri sistemi planetari verso una pericolosa instabilità”.

Una delle fonti principali proviene dalle industrie dei combustibili fossili, che sono raddoppiati negli ultimi due anni, passando da 531 miliardi di dollari nel 2021 a più di un trilione nel 2022 soltanto negli USA. Il potenziale disastro planetario previsto entro il 2100 è stato finora affrontato adottando precauzioni minime e del tutto insufficienti a gestire il futuro che verrà: l'imperativo, secondo il team, è quello di abbandonare l'uso dei combustibili fossili e limitare il consumo delle persone facoltose con estrema urgenza, di incrementare la protezione delle foreste, di adottare diete a base vegetali nei Paesi più ricchi e di arrestare i nuovi progetti relativi a carbone, gas e petrolio. Non solo: "Chiediamo inoltre di stabilizzare e diminuire gradualmente la popolazione umana con giustizia di genere, attraverso la pianificazione familiare volontaria e sostenendo l'istruzione e i diritti delle donne e delle ragazze, che riducono i tassi di fertilità. Siamo scioccati dalla ferocia degli eventi meteorologici estremi nel 2023 e abbiamo paura del territorio inesplorato in cui siamo entrati. I grandi problemi hanno bisogno di grandi soluzioni, pertanto dobbiamo spostare la nostra prospettiva da semplice questione ambientale isolata a minaccia sistemica ed esistenziale."

Che ne pensi di questo preoccupante rapporto sul futuro del pianeta?