Bambina trova per caso antichissimi resti di questo animale estinto: hanno 100.000 anni

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di Francesca Argentati

02 Novembre 2023

Bambina trova per caso antichissimi resti di questo animale estinto: hanno 100.000 anni

Le scoperte più incredibili spesso vengono fatte per caso e la protagonista di questo antichissimo ritrovamento è una bambina di otto anni. Vediamo nel dettaglio come è avvenuto, di cosa si tratta nello specifico e cosa è accaduto in seguito.

Le ossa trovate dalla bambina in un fiume in Russia

Le ossa trovate dalla bambina in un fiume in Russia

Laim/Russian Wikipedia commons - Public domain

Imbattersi casualmente in un ritrovamento simile può essere inquietante, specialmente se a fare la scoperta è una bambina inesperta. A creare ancora più stupore è il fatto che i resti rinvenuti siano a dir poco antichissimi: l'insieme di questi fattori ha resto l'episodio di cui stiamo per parlare davvero sorprendente. La protagonista della vicenda è Marayam Mirsaitova, una bambina di soli otto anni che ha trovato, mentre stava giocando, delle ossa appartenenti a una specie estinta: si tratta del mammut lanoso. Il nome scientifico di questo lontano parente dell'elefante è Mammuthus primigenius, ma la sua corporatura era decisamente più possente rispetto a quella degli elefanti indiani e africani che conosciamo oggi.

Questo animale appartiene all'epoca del Pleistocene, tra circa 100.000 e 10.000 anni fa, e pesava fino a 8 tonnellate, per un'altezza di circa 4 metri. Il nome "lanoso" è dovuto alla pelliccia spessa di cui era ricoperto e che lo aiutava a sopravvivere al freddo glaciale del suo habitat, dal momento che era diffuso nell'emisfero settentrionale, specialmente nelle regioni gelide di Eurasia, Nord America e Siberia. Questo possente animale era un erbivoro e si nutriva di alberi, piante e arbusti facilmente reperibili nelle ampie pianure erbacee dell'epoca. La sua estinzione è dovuta a una serie di fattori, tra cui la fine dell'era glaciale, che ha comportato carenza di cibo per questi giganti e lo stravolgimento del loro habitat, e le attività umane come la caccia. 

Le ossa trovate in Russia appartengono a un mammut lanoso vissuto 100.000 anni fa

A pequena Maryam Mirsaitova identificou estranhos objetos enquanto pescava com o pai no rio Oka, após um deslizamento de terra.

Pubblicato da Aventuras na História su Mercoledì 1 novembre 2023

Maryam, la bambina russa che ha fatto l'incredibile scoperta, aveva accompagnato il papà a pescare sulle rive del fiume Oka, nei pressi della città rurale di Novinki. Mentre il padre era intento nella sua attività, la piccola ha casualmente scovato una serie di ossa appartenenti a un mammut lanoso. Non solo: c'era anche la vertebra di un bisonte preistorico. Gli antichi resti erano tornati alla luce in seguito a una frana, ma la prima a trovarle è stata proprio Maryam, che naturalmente non poteva rendersi conto dell'entità della sua scoperta. Suo padre, senza perdere tempo, ha subito fotografato le ossa per poi recapitarle al Nizhny Novgorod Museum-Reserve, cercando un modo per capire a quale specie appartenessero.

Il museo ha confermato che i resti erano proprio di un mammut lanoso e, nel dettaglio, si trattava del condilo, l'articolazione del ginocchio, e della parte inferiore della tibia. In perfette condizioni, rispetto al tempo trascorso prima di essere trovare, secondo gli esperti le ossa appartenevano a un mammut adulto vissuto circa 100.000 anni fa. Questa scoperta ha acceso l'interesse e attirato l'attenzione degli scienziati russi, che da sempre sono appassionati allo studio di questa specie estinta.

Insieme alle ossa mammut lanoso c'era la vertebra di un bisonte delle steppe

Insieme alle ossa mammut lanoso c'era la vertebra di un bisonte delle steppe

Thomas Quine/Wikimedia commons - CC BY 2.0

In Siberia, nel tempo, sono stati ritrovati moltissimi fossili appartenenti ai mammut lanosi, dal momento che queste antiche creature erano molto comuni in questo territorio. Proprio grazie alle temperature gelide, molti resti si sono conservati e sono stati persino trovati esemplari mummificati. Nel 2007, un cucciolo chiamato Lyuba è stato scoperto a Yamal, penisola ghiacciata nella Siberia nordoccidentale. Per quanto riguarda la vertebra preistorica, i ricercatori hanno ipotizzato possa appartenere a un bison priscus, il bisonte delle steppe, vissuto in Nord America ed Eurasia sempre nel periodo del Pleistocene come antenato dei moderni bisonti europei e americani.

Il Nizhny Novgorod Museum-Reserve si è dichiarato entusiasta della scoperta, complimentandosi con la piccola Maryam per aver rinvenuto una così preziosa testimonianza di un passato che non c'è più, invitando eventuali altri scopritori di fossili a segnalare i loro ritrovamenti agli enti scientifici competenti. Questo, infatti, consentirebbe uno studio sempre più approfondito e dettagliato delle specie estinte, ma molto spesso questo tipo di scoperte vengono custodite privatamente, senza essere condivise con i ricercatori. E tu cosa faresti se ti capitasse di diventare l'autore di una scoperta simile a quella di Maryam?

I mammut lanosi verranno clonati? Il progetto americano

La scienza si è da sempre interessata a questa specie scomparsa, tanto da progettare la clonazione dei mammut lanosi per dare una seconda possibilità a questi enormi animali, grazie all'esistenza di resti congelati di tessuti molli e di DNA. La società biotecnologica Colossal ha dichiarato che il mammut lanoso tornerà in vita entro il 2027, lavorando attivamente per ripristinare l'esistenza della specie estinta. L'azienda, con sede a Dallas, in Texas, USA, ha ricevuto un cospicuo finanziamento per perseverare nella modifica genetica su cui sta operando dal 2021. Se il progetto riuscirà a concretizzarsi, i mammut lanosi redivivi verranno inseriti nel medesimo ecosistema a cui erano abituati, al fine di cercare di contrastare il cambiamento climatico.

Secondo Colossal, infatti, i modelli migratori di questi animali potrebbero contribuire a preservare l'Artico, per questo motivo riportarli in vita può essere un vantaggio per l'ecosistema globale. Il DNA del mammut lanoso corrisponde per il 99,6% a quello dell'elefante asiatico: "I nostri team hanno raccolto campioni di DNA vitali e stanno modificando i geni che permetteranno a questa meravigliosa megafauna di muoversi ancora una volta attraverso l’Artico” ha dichiarato la società.

Che ne pensi di questa eventualità?