Dobbiamo davvero dormire otto ore per notte? Secondo uno studio non è così
La "regola" diffusa riguardo al sonno è quella di riuscire a dormire, indicativamente, otto ore per notte. Uno studio, tuttavia, ribalta questa convinzione e ci spiega che in realtà non è proprio così. Scopriamo di più.
Cosa succede se non dormiamo abbastanza?
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Quante volte ci siamo sentiti ripetere che dormire almeno otto ore per notte è fondamentale per la nostra salute e la corretta funzionalità del nostro cervello? Questa tempistica è stata adottata e consigliata come standard universale, cioè applicabile indistintamente a qualunque essere umano, ma potrebbe non essere la cosa più giusta da fare. Ti sarai di certo reso conto che, quando non dormi abbastanza, le conseguenze psicofisiche sono piuttosto evidenti l'indomani: non solo fai più fatica del solito ad alzarti dal letto, ma anche a "ingranare" per riuscire a iniziare, svolgere e portare a termine i compiti che ti aspettano durante la giornata. Gli effetti a breve termine di uno scarso riposo possono includere:
- Sonnolenza: inevitabilmente, durante la giornata ti sentirai stanco e assonnato
- Memoria: anche la capacità di pensare, processare informazioni, memorizzarle e ricordarle può essere compromessa
- Reattività: lucidità e vigilanza possono venire meno anche se hai dormito per una o due ore in meno del necessario
- Stress: la mancanza di sonno adeguato può farti sentire nervoso e irascibile. Il rilascio di cortisolo, l'ormone dello stress, può inoltre ridurre la produzione di collagene e favorire la comparsa delle rughe.
- Borse e occhiaie: la mancanza di sonno può comportare ritenzione idrica, ma anche
Sul lungo termine, inoltre, un sonno ridotto può tradursi in problemi di salute ben più gravi, sia a livello fisico che mentale. Tuttavia, la quantità di tempo da spendere dormendo potrebbe essere del tutto soggettiva: uno studio ha infatti evidenziato che le otto ore canoniche del riposo notturno potrebbero non essere la regola universale da seguire.
Dormire otto ore per notte può non avere effetti negativi sul cervello: lo studio
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Una ricerca ha messo in dubbio l'idea secondo cui, per funzionare correttamente durante il giorno, dobbiamo imperativamente dormire otto ore ogni notte: secondo lo studio, anche senza rispettare queste tempistiche il nostro cervello può restare sano e permetterci di sentirci attivi al punto giusto. Questo, naturalmente, sfida le convinzioni comunemente condivise, eppure potrebbe essere proprio così. Secondo i ricercatori, infatti, le ore di cui abbiamo bisogno per dormire sono individuali e non uguali per tutti, ma stabilite dalla genetica: così come il nostro DNA decide di che colore sono i nostri occhi e i nostri capelli, quanto siamo alti e qual è la nostra costituzione, allo stesso modo determina la quantità di sonno che ci è necessaria per sentirci bene.
Alcune ricerche avevano evidenziato che non dormire a sufficienza, nel lungo periodo, aumenterebbe il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e ridurrebbe le dimensioni del nostro cervello. Questi dati sono allarmanti, dal momento che molte persone, a causa del lavoro, per motivi personali o disturbi del sonno perpetrati potrebbero dormire molto meno delle otto ore stabilite. Così, la scienza ha voluto rimettere in gioco l'idea consolidata secondo cui questo sia effettivamente il tempo standard da dedicare al sonno. Lo studio ha ribaltato le carte in tavola, riportando risultati decisamente differenti: uno scarso riposo non sarebbe così dannoso per la salute del nostro cervello. Quanto dovremmo dormire, dunque?
Le ore di sonno necessarie dipendono dalla genetica: ascolta il tuo corpo
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La quantità di tempo che dovresti trascorrere dormendo è quella che ti permette di sentirti concentrato, attivo e pieno di energie al risveglio: alcune persone, si stima il 13,5%, potrebbero dover dormire più di nove ore ogni notte per sentirsi realmente riposate. Il team di ricerca dell'University of Ottawa, Canada, ha stabilito che non esiste un numero stabilito a priori sulla quantità di sonno necessaria a preservare la salute del nostro cervello, che è determinata anche dalla qualità del riposo e dalle eventuali interruzioni: questo non significa, naturalmente, che dormire non sia importante, ma che i bisogni individuali possono differire anche dimolto e che la correlazione con l'Alzheimer richiede ulteriori approfondimenti.
In definitiva, il consiglio degli scienziati è quello di ascoltare il proprio corpo per comprendere le personali necessità, che siano quattro, sette, otto o nove ore di sonno per notte. Una volta determinato il bioritmo adatto a noi, possiamo dimenticare le convenzioni stabilite, senza obbligarci a rispettarle. Anche secondo il dottor Daniel Lieberman, dell'Harvard University, le otto ore di sonno canoniche sono sopravvalutate: "L'idea che siano necessarie otto ore di sonno circola da molto tempo, praticamente fin dalla rivoluzione industriale." Tuttavia, anche il professore stabilisce una tempistica universale, affermando che "le persone in realtà stanno meglio se dormono per sette ore."
E tu di quante ore di riposo notturno hai bisogno per sentirti in forma?