Svelato al pubblico un raro giogo in legno di 3300 anni fa, trovato nel nord Italia
Le palafitte costituivano uno degli esempi più peculiari di insediamenti dell’Età del Bronzo nell’Italia settentrionale. In una di queste costruzioni, a Este in provincia di Padova, un antico giogo di legno risalente a 3300 anni fa e ritrovato nel 2015 è stato finalmente restaurato. Vediamo com’è avvenuta la scoperta e perché rappresenta un passo significativo nello studio dell’Italia nell’Età del Bronzo.
La scoperta del giogo nella palafitta di Este
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Nel 2015, durante un’indagine preliminare alla realizzazione di un metanodotto nella zona di Este, gli archeologi hanno scoperto un antico giogo di legno. Insieme al giogo, sono stati ritrovati anche altri oggetti in legno, ornamenti metallici e frammenti ceramici. I reperti rinvenuti facevano parte di un insediamento dell’Età del Bronzo sconosciuto fino ad allora che, con datazioni dendrocronologiche e al radiocarbonio, risaliva a 3300 anni fa.
L’insediamento in cui è stato ritrovato il giogo di legno fa parte di una cultura che faceva uso di palafitte in legno, impiegate per isolare le abitazioni dall’eccessiva umidità del terreno. E sono proprio queste condizioni, unite alla natura fangosa del terreno, che hanno permesso al legno antico di conservarsi così bene. Dopo il ritrovamento dei reperti, è stato tuttavia necessario un lungo e delicato processo di restauro, che adesso è completo.
Il giogo di legno di 3300 anni fa: nuova luce sulla vita nelle palafitte italiane
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Il giogo di legno risalente a 3300 anni fa è un reperto straordinario per diverse ragioni. Progettato con ritagli curvi per adattarsi agli animali da tiro, probabilmente buoi, inizialmente era lungo circa un metro. Una sezione non ha tuttavia resistito al passare del tempo, ma anche la sua mancanza può spiegarci molto delle pratiche agricole dell’Età del Bronzo. Per esempio, si stima che i bovini impiegati fossero più piccoli rispetto a quelli delle epoche successive, proprio per la grandezza del giogo ritrovato a Este. Inoltre, è molto interessante anche uno dei denti presenti, che mostra segni di riparazione da parte di un contadino o un artigiano. Se il restauro del giogo e degli altri reperti ha fornito più informazioni sulla vita dell’Italia settentrionale nell’Età del Bronzo, ci sono ancora parecchi punti da chiarire. Gli altri oggetti ritrovati richiedono ulteriori analisi, e sarà importante capire anche da dove proveniva il legno utilizzato per produrli.
Le palafitte nell'Italia dell'Età del Bronzo
Paolo Terzi/Wikimedia Commons - CC BY-SA 3.0 DEED
Queste scoperte archeologiche gettano nuova luce sulla vita nell'Italia dell'Età del Bronzo, soprattutto nel periodo compreso fra 3500 e 3200 anni fa. Queste popolazioni vivevano in villaggi di palafitte circondati da fossati e ammassi di terra marna, una sorta di terriccio fertilizzante dell’epoca. Abili agricoltori, cacciatori e pescatori, gli abitanti delle palafitte di Este lavoravano anche il metallo. Si inserisce nelle pratiche agricole dell'Età del Bronzo italiana il giogo di 3300 anni fa scoperto nel 2015 e finalmente restaurato. . Scoperte come quella del giogo in legno di 3300 anni fa offrono una finestra sul passato remoto dell’Italia settentrionale e aprono nuove strade per la ricerca futura.