"Libro dei Morti" trovato nella tomba di una mummia egizia insieme ad altri cimeli funebri
Eccezionale scoperta egiziana ha riportato alla luce degli straordinari cimeli sepolti insieme alle mummie, uno dei quali riguarda il Libro dei Morti tipico di questo antichissimo popolo. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cos'è il "Libro dei Morti" e perché era importante per gli antichi egizi
Ministry of Tourism and Antiquities وزارة السياحة والآثار/Facebook
Molti avranno già sentito parlare del "Libro dei Morti", un antico testo funerario di origine egiziana che contiene una lunga lista di incantesimi, rituali e testi scritti che venivano inseriti all'interno delle tombe e sepolti insieme ai corpi per favorire il passaggio nell'aldilà, verso la vita eterna. Questo libro veniva scritto su un papiro o, in alternativa, inciso direttamente sui sarcofagi tramite disegni o raffigurazioni che mostravano la persona scomparsa intenta a superare gli ostacoli per riuscire a conquistare l'immortalità dell'anima. Gli antichi egizi credevano fermamente che questo processo aiutasse i trapassati a compiere il lungo viaggio oltre la vita, sistemando all'interno delle tombe, che nei casi più celebri erano vere e proprie dimore, diversi oggetti simbolici.
Una delle sfide che lo spirito avrebbe dovuto affrontare riguardava anche il peso dell'anima presso la dea Maat, che avrebbe posizionato su un piatto della bilancia il cuore della persona al suo cospetto e, sull'altro, la piuma che rappresentava l'ordine cosmico. Soltanto se il cuore fosse risultato più leggero della piuma si poteva accedere alla vita eterna, in caso contrario l'anima sarebbe stata divorata da una creatura mostruosa. Sulla base di questa credenza, nel Libro dei Morti si trovavano anche preghiere di protezione contro gli esseri malvagi dell'aldilà e ogni scritto veniva personalizzato in base al nome del defunto, che in questo modo poteva navigare nel duat, un labirinto sotterraneo fatto di caverne, colline e laghi ardenti. Ogni incantesimo aveva un numero preciso e riguardava una specifica situazione che lo spirito avrebbe potuto trovarsi ad affrontare.
Il Libro dei Morti trovato nella tomba egizia ha una lunghezza straordinaria
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Non esiste un unico Libro dei Morti, ma ognuno può contenere formule e incantesimi diversi: quello che è stato rinvenuto dagli archeologi a Tuna al-Gebel, nel cuore dell'Egitto, ha una caratteristica davvero particolare. Il cimitero dove sono stati ritrovate le antiche tombe risale al periodo del Nuovo Regno, datato all'incirca tra il 1550 e il 1070 a.C. Al suo interno si trovano sarcofagi, mummie, statuette shabti e amuleti utili al passaggio delle anime nell'aldilà. A rendere nota la scoperta è il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità. Fra i reperti, a catturare particolarmente l'attenzione è stato proprio il Libro dei Morti, scritto su un papiro di lunghezza pari a 13/15 metri circa.
Gli scavi, iniziati nel 2017, soltanto cinque anni dopo hanno condotto alla scoperta del cimitero foriero di testimonianze funebri egiziane. Questo testo sacro agli antichi egizi è conosciuto anche come "Libro del venire avanti di giorno", che è la traduzione del nome data a questi antichi documenti proprio dal popolo egiziano. Aiutare le anime ad attraversare gli inferi, sconfiggendo i pericoli e raggiungendo la vita eterna, era imperativo per questa civiltà, che riteneva questi scritti di incredibile importanza nel raggiungimento dell'obiettivo.
I cimeli funebri trovati insieme al Libro dei Morti in Egitto
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La nota divulgata in lingua araba sugli oggetti rinvenuti nel cimitero egiziano non riportano molte informazioni sul lunghissimo papiro ritrovato, dunque non si conoscono ancora i testi contenuti al suo interno né il nome del defunto con il quale è stato sepolto. Il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità non ha nemmeno rilasciato una fotografia del Libro dei Morti in questione, ma si tratta a tutti gli effetti del cimelio che ha destato maggiore stupore.
Gli archeologi che hanno preso parte allo scavo hanno dichiarato che è molto raro riuscire a trovare un Libro dei Morti all'interno della tomba in cui è stato originariamente sepolto. Oltre al prezioso papiro, sono stati rinvenuti dei vasi canopi, che servivano a contenere gli organi dei trapassati, e le statue shabti, dette anche ushabti, che dovevano accompagnare e aiutare i defunti nel loro arduo viaggio. Tra i reperti c'era poi la scultura di Anubi, la divinità egizia associata agli inferi e ai rituali funebri di questo popolo, e alcuni resti di sarcofagi in pietra, che custodivano le bare in legno.
Le mummie trovate nel cimitero egizio insieme al Libro dei Morti: ecco chi erano
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Durante la conferenza stampa per mostrare i cimeli, è stato aperto un sarcofago e mostrata la mummia in esso contenuto. Nel "nuovo" cimitero esplorato, è stata trovata anche la tomba della figlia di Djehuty, sommo sacerdote la cui vita si svolse 3.500 anni fa in onore del dio Amon, divinità del Sole nell'antica Tebe (oggi Luxor). Un'altra bara si ritiene appartenga a una cantante del tempio di Amon.
Gli scavi non sono ancora terminati e le analisi sui reperti sono in fase operativa: sarà possibile ricevere maggiori dettagli su questo prolisso Libro dei Morti o persino riuscire a trovarne altri?