Perché il fondo delle navi è dipinto di rosso, e perché dovremmo smettere
Hai mai notato che il fondo di una nave è spesso dipinto di rosso? Lungi dall’essere una mera scelta estetica, in realtà dietro questa pratica ci sono delle ragioni ben precise, e un po’ di sano rispetto della tradizione. Vediamo allora perché succede e, allo stesso tempo, perché gli scienziati stanno cercando un modo per smettere.
Il rosso delle navi e il fouling marino: problema e soluzione
Rafal Konkolewski/Wikimedia Commons - CC BY-SA 2.5 DEED
Il fouling marino è l’incrostazione di alghe, cirripedi e altri organismi sugli scafi delle navi. L’accumulo di questo materiale sul fondo delle navi può portare a diversi problemi, come una riduzione dell’efficienza della nave, la maggiore resistenza dell’acqua o anche problemi strutturali più seri. Ma come avviene?
Si pensa che le incrostazioni sul fondo della nave siano causate da organismi che galleggiano nell’acqua e finiscono per attaccarsi alla struttura. In realtà, le cose vanno diversamente. Infatti, larve e spore marine galleggiano nelle prime decine di metri d’acqua, piccolissime e pronte per legarsi a un supporto. Quando la nave è in mare, gli organismi si depositano sulle superfici e iniziano la metamorfosi che li porterà alle forme più adulte e più fastidiose per la navigazione.
Perché il fondo delle navi è dipinto di rosso?
Brosen/Wikimedia Commons - GFDL Version 1.2
La rapida crescita di cirripedi e altri organismi, nonché il rapido periodo di insediamento, hanno sempre costituito un problema per le navi e i navigatori. Alla base di questa pratica c’è proprio il tentativo di proteggersi dalle incrostazioni dovute al fouling. I marinai infatti avevano l’abitudine di applicare una vernice contenente rame o ossido di rame, sostanze con proprietà biocide. Ed erano queste a conferire il colore rosso alla carena di una nave. Usando una vernice a base di rame, quindi, era possibile mantenere più a lungo l’integrità strutturale ed evitare i problemi del fouling.
Oggi esistono tantissime vernici biocide molto più efficaci contro alghe e cirripedi, e sono disponibili anche in molti colori. Eppure, il fondo delle navi viene ancora dipinto di rosso: un modo di rispettare la tradizione. Negli anni, si è affermato anche come mezzo per valutare il carico di una nave, come si vede dai numeri posizionati verticalmente sulla fiancata dello scafo.
Come prevenire il fouling: gli approcci contemporanei
Jonn Leffmann/Wikimedia Commons - CC BY 3.0 DEED
La presenza di rame o di ossido di rame è quindi la responsabile del colore rosso presente nella carena delle navi. Il problema è però che una vernice del genere è estremamente tossica per gli organismi marini, che siano attaccati alla carena o meno. Per questa ragione, la ricerca ha sviluppato vernici antivegetative che sappiano affrontare anche questo problema. Molte delle pitture moderne infatti riducono l’accumulo di specie acquatiche invasive, riducono la resistenza dell’attrito e migliorano le prestazioni del carburante delle navi. Eppure, possono rilasciare svariate tossine nell’ambiente marino. Alcune soluzioni innovative sono invece:
- rivestimenti idrofobici anti-rilascio, che facilitano il distacco degli organismi marini incrostati;
- vernici antivegetative senza rame, che respingono gli organismi marini in modo innocuo, senza ucciderli;
- nanotecnologie e rivestimenti che creano una superficie molto scivolosa, in modo da impedire agli organismi marini di attaccarsi.
In conclusione, le navi venivano dipinte di rosso per rispondere a un’esigenza concreta, e nell’unico modo che sembrava efficace. Oggi, la tradizione ha continuato a fare uso di vernici rosse, ma con una sempre maggiore attenzione all’ambiente, così da garantire sia la longevità delle navi sia la protezione degli ecosistemi marini.