Aprire un ombrello in luoghi chiusi porta sfortuna? L'origine di questa curiosa credenza
L'idea che un ombrello aperto al chiuso potrebbe portare sfortuna è una superstizione molto comune, ma da dove nasce e perché? Scopriamo insieme la storia di questa curiosa credenza e quanto c'è di vero.
Storia dell'ombrello: chi lo ha inventato?
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L'ombrello è uno strumento nato, come tutti sappiamo, per proteggersi dalla pioggia. Ovviamente, questo fenomeno naturale avviene all'esterno ed è proprio in tali spazi che ci viene in soccorso questo utile oggetto: perché, allora, dovrebbe essere aperto quando ci troviamo in casa o in luoghi al chiuso e come mai si pensa che questo gesto porti sfortuna? L'ombrello ha origini molto antiche, tanto che le prime tracce storiche risalgono agli antichi egizi, ma anche in Cina e in Grecia. Ovviamente, il loro aspetto non era esattamente quello che conosciamo oggi, ma erano realizzati con materiali diversi in base alla cultura e alle disponibilità locali: pelli di animali, foglie di palme, bambù ricoperto di carta o seta e via dicendo. L'idea di utilizzare simili strumenti subentrò in Europa nel XVII secolo, ma come per molti altri oggetti, inizialmente rappresentava un simbolo di lusso riservato unicamente ai nobili.
Col passare del tempo, il suo uso si diffuse a tutte le classi sociali, fino ad arrivare alla realizzazione dei modelli moderni in materiali impermeabili e resistenti, oltre a essere pratici e facilmente trasportabili. Molte persone ne tengono uno in auto, nell'eventualità di un improvviso temporale, ma alcuni lo utilizzano anche per proteggersi dal sole e cercare un po' di ombra nelle ore più calde. Tuttavia, la paternità degli ombrelli appartiene agli antichi egizi, che li progettarono nel 1.000 a.C. per la prima volta, usando bastoncini su cui impilavano piume di pavone, papiri o semplice fogliame. Ma come ha avuto origine la superstizione riguardo al loro utilizzo in ambienti interni?
Ombrello aperto al chiuso porta sfortuna: le origini di questa credenza
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Questa credenza popolare, sopravvissuta fino ai giorni nostri, alla stregua dell'invenzione degli ombrelli può essere attribuita proprio al popolo egiziano: in realtà esistono diverse teorie sulla nascita di questa superstizione, ma una di queste riguarda proprio la patria degli ombrelli, l'antico Egitto. Qui veniva adorato il dio del Sole, dunque aprire un ombrello in casa era considerata un'offesa alla divinità, che andava assolutamente evitata. Nell'Inghilterra vittoriana del XVIII secolo, inoltre, gli ombrelli erano particolarmente ingombranti e poco pratici. I raggi di metallo erano molto pesanti rispetto a quelli di oggi, dunque aprire un ombrello in casa o in un luogo chiuso con il meccanismo a molla avrebbe potuto essere pericoloso. Questa precauzione del tutto comprensibile, tuttavia, nel tempo si è trasformata in un'effettiva superstizione.
La credenza consolidata nel tempo porta a pensare che, semplicemente, aprire un ombrello in casa porti sfortuna e che qualcosa di negativo possa accadere a chi si rende autore di questo sconsigliabile gesto. Non solo: si pensa che farlo potrebbe attirare fantasmi e spiriti maligni, causare insonnia e altre spiacevoli conseguenze. Tuttavia, qualcuno ha pensato a un modo per esacerbare questa superstizione e cercare di superarla una volta per tutte.
Il giorno dell'ombrello aperto in casa: l'idea per superare la superstizione
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Thomas Knibb, di Frederick, Maryland, USA, nel 2003 ha ideato un sistema per portare le persone a dimenticare questa usanza, inaugurando il National Open An Umbrella Indoors Day, che ogni anno cade il 13 marzo. Si tratta di una ricorrenza bizzarra, ma divertente, in cui le persone sono invitate ad aprire un ombrello in casa e documentare, nel giorni successivi, gli eventuali imprevisti e colpi di sfortuna che si potrebbero verificare. Tuttavia, questo gioco potrebbe avere effetti contraddittori: l'obiettivo, infatti, è quello di rendersi conto che aprire l'ombrello al chiuso non ha alcun potere o impatto negativo sulla propria vita, ma se qualcosa di spiacevole dovesse verificarsi, la superstizione potrebbe rafforzarsi anziché essere screditata.
In ogni caso, per coloro che temono le conseguenze di questa azione o che per scrupolo preferiscono correre ai ripari dopo aver aperto per sbaglio un ombrello in casa, ci sono alcune piccole "soluzioni" per ripristinare la fortuna: tra queste c'è una sorta di rituale che prevede di recitare ad alta voce frasi a valenza positiva all'interno della casa, che avrebbero il potere di contrastare la negatività guadagnata grazie al "gesto sprovveduto". Se però non ci si sente ancora al sicuro, si può decidere di regalare l'ombrello a qualcuno o di acquistarne uno da donare a un amico, in modo da compiere un'azione gentile che invertirà il "flusso di energia" a proprio favore, facendo comunque contenta un'altra persona.
E tu ti sei mai lasciato influenzare, almeno un po', da questa curiosa superstizione?