Ecco cosa succede se ingeriamo accidentalmente un chewing gum: falsi miti e verità
Quando mastichiamo un chewing gum, può capitare accidentalmente di ingoiarlo: cosa succede a quel punto? Ci dovremmo seriamente preoccupare o in realtà non c'è alcuna conseguenza? Cerchiamo di fare chiarezza su questo annoso argomento.
Storia del chewing gum
Lusheeta7/Wikimedia commoms - CC BY-SA 3.0
Ti sei mai chiesto cosa potrebbe accadere se ingoiassi per sbaglio una gomma da masticare? Forse ti è già capitato e sei stato colto da una certa preoccupazione, ricordandoti di aver sentito dire, da qualche parte, che potresti stare davvero male. In ogni caso, moltissime persone usano masticare un chewing gum durante la giornata e questa abitudine ha origini antiche. Naturalmente, le sue sembianze sono cambiate nel corso del tempo, ma esistono prove del fatto che nell'Europa settentrionale si utilizzasse il catrame di corteccia di betulla già 9.000 anni fa. Probabilmente, lo scopo era quello di alleviare il dolore ai denti, mentre gli antichi Maya masticavano un composto di nome chicle, ricavato da una bacca chiamata sapodilla, per tenere a bada la sete e la fame. Persino gli Aztechi lo masticavano, ma con alcune limitazioni di carattere sociale: soltanto le donne nubili e più piccoli potevano farlo in presenza di altre persone, mentre tutti gli altri dovevano essere più riservati. Nell'America del Nord, gli indigeni utilizzavano la resina dell'abete rosso, usanza che proseguì anche con l'avvento dei coloni europei.
Sul finire del 1840, l'inventore americano John Bacon Curtis fece bollire la resina di abete rosso per poi tagliarla in diverse strisce, che ricoprì di amido di mais per non farle incollare l'una alle altre, creando di fatto la prima gomma da masticare commerciale. Nel 1850 realizzò la prima fabbrica di gomme da masticare a Portland, Maine, USA. Tuttavia, il sapore della resina non era dei migliori e tendeva a sgretolarsi tra i denti, così si prese in considerazione la cera di paraffina, fin quando l'inventore Thomas Adams, di New York, nel 1880 fondò un'azienda importando il chicle dal Messico e creandone una versione migliore. A metà del Novecento, gran parte dei produttori di gomme lo rimpiazzò con altri ingredienti di natura sintetica. La crescente concorrenza spinse uomini d'affari come William Wrigley Jr e Frank Fleer a ingegnarsi per distinguersi agli occhi del pubblico e far risaltare i propri prodotti, finché, nel 1928, Walter Diemer non creò il primo chewing gum in grado di produrre "bolle". Da quel momento, il prodotto ha assunto forme e colori diversi e viene ampiamente utilizzato: ma cosa accade, dunque, se viene ingoiato?
Ingerire un chewing gum: quanto resta davvero nel nostro corpo?
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La gomma da masticare è una sorta di diletto, ma soprattutto è utile a rinfrescare l'alito. Per sua natura, quindi, non dovrebbe essere ingerita. Cosa succede, a questo punto? Alcuni pensano che possa restare nello stomaco senza essere digerita per un tempo di circa sette anni, ma si tratta di una credenza errata. In realtà, ingoiare un chewing gum accidentalmente in modo occasionale non ha alcuna conseguenza, ma potrebbe averne se dovesse capitare più spesso.
La resina degli alberi è ormai un ricordo lontano e le attuali gomme da masticare sono create con gomma base e sostanze sintetiche, comprese alcune derivate dal petrolio, aromi e dolcificanti e non contiene ingredienti di natura alimentare. Ciò significa che non ha alcuna proprietà nutritiva e non è digeribile, dunque il nostro organismo non è in grado di scomporla come accade con il cibo che mangiamo. Qual è il suo destino, allora? Quello di essere espulsa dal corpo, integra, dopo circa quaranta ore. In realtà, accade la stessa cosa con altri ingredienti che transitano nel sistema digestivo restando intatti, come i chicchi di mais e i semi crudi.
Tuttavia, se ingoi una gomma da masticare con elevata frequenza, questo può causare serie conseguenze.
Ingerire spesso i chewing gum: ecco cosa può accadere
Morag Riddell/Flickr - CC BY-NC 2.0
Se dovessi ingurgitare più chewing gum nell'arco di un tempo ridotto, ad esempio uno al giorno per una settimana, il tuo sistema digestivo potrebbe pagarne le conseguenze e causare un blocco intestinale, con conseguente dolore. Il meccanismo è simile a quello di un tubo del sistema idraulico ostruito da qualcosa che non riesce a scorrere: se l'intasamento non viene eliminato, tutto ciò che scivolerà al suo interno non farà altro che aumentare l'accumulo, finendo per creare pressione nel tubo col rischio di farlo scoppiare. Se dovessero verificarsi sintomi come stipsi, dolore addominale, pesantezza o gonfiore intestinale, crampi e vomito è necessario rivolgersi a un medico. E per quanto riguarda i bambini? Come per gli adulti, la gomma da masticare verrà evacuata nelle ore successive, ma se accade spesso in pochi giorni è fondamentale monitorare eventuali disturbi gastrointestinali.
La cosa migliore da fare, in definitiva, è sputare il chewing gum e gettarlo nella spazzatura. Tieni presente, tuttavia, che se anche non possiamo digerire la gomma da masticare, ne possiamo assorbire le sostanze additive, come gli zuccheri aggiunti, che vengono assimilati dal corpo durante la masticazione: se vuoi evitare una scorpacciata di calorie, limita l'utilizzo o scegli una gomma da masticare in versione "light"!
E a te è mai capitato di ingerirne una o più?