Venduto all'asta uno degli iconici cappelli di Napoleone per una cifra esorbitante
Una delle "decorazioni" più iconiche legate a Napoleone Bonaparte è indubbiamente ai suoi caratteristici cappelli: proprio uno di essi è stato venduto all'asta per una cifra esorbitante. Scopriamo di più.
L'iconico cappello bicorno di Napoleone era parte della sua identità
Joseph Chabord/Wikimedia commons - Public Domain
Napoleone Bonaparte è stato un figura straordinaria della storia europea del XIX secolo. Nato in Corsica nel 1769, riuscì a conquistare la vetta dell'esercito francese durante la famosissima Rivoluzione e, grazie alle sue abilità militari, divenne Primo Console nel 1799 e infine Imperatore nel 1804. Vinse numerose battaglie e fu autore della riforma del sistema legale francese con il Codice Napoleone, che influì a lungo sulla legislazione di diversi paesi, agendo anche su importanti cambiamenti a livello politico e sociale. Tuttavia, la sua ambizione militare portò a conflitti di lunga data con le altre potenze europee, conducendolo a due esili, l'ultimo dei quali a Sant'Elena, dove visse fino al 1821.
La sua figura controversa ha segnato la storia e ancora oggi suscita numerosi dibattiti tra chi elogia le sue gesta e chi invece accusa la sua sete di conquista. Tuttavia, ogni cosa che lo riguarda è di grande interesse contemporaneo a distanza di due secoli, compreso il suo tipico cappello bicorno a falde larghe caratterizzato da due punte laterali che si incurvano verso l'alto. Il bicorno di Napoleone era decorato con un'aquila imperiale e una coccarda tricolore, entrambi simboli dell'impero francese. Non era un semplice cappello in castoro nero, ma una parte iconica del suo abbigliamento, tanto che nell'immaginario delle persone rappresenta una sorta di sua diramazione, come fossero una cosa sola. Rese il suo distintivo copricapo "en bataille" parte della sua immagine per rendersi immediatamente riconoscibile in mezzo alle truppe. Napoleone indossò diversi cappelli come questi, ma uno di essi è stato acquistato presso una casa d'aste a una cifra di tutto rispetto.
Cappello di Napoleone venduto all'asta per 1,9 milioni di euro
Paul Hermans/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0
Uno dei cappelli più datati di Napoleone è esposto presso il Musée de l'Armée e fu indossato durante la battaglia di Marengo. Nel tempo la forma e le dimensioni del bicorno variarono leggermente, mantenendo però sempre la stessa struttura tipica. L'imperatore era solito portare sempre con sé una scorta di dodici cappelli, ma soltanto quattro finirono con lui sull'isola di Sant'Elena e uno di questi venne sepolto insieme a lui. Uno dei cappelli superstiti, invece, è stato venduto ad un'asta di beni di Napoleone per 1,9 milioni di euro.
Si tratta di un modello in feltro sgualcito, tra i pochi ancora esistenti, il cui valore in un primo momento era stato attestato tra i 594.000 e gli 795.000 euro. Tuttavia, è diventato il grande protagonista dell'asta indetta da Osenat di Fontainebleau, che ha visto partecipare la collezione di cimeli di un industriale francese scomparso nel 2022. Le numerose offerte hanno però fatto velocemente salire il prezzo iniziale del cappello, fino a raggiungere la cifra finale. Il presidente Jean Pierre Osenat, prima di proclamare l'acquirente, il cui nome è rimasto anonimo, ha dichiarato: "Siamo a 1,5 milioni di euro per il cappello di Napoleone... per questo grande simbolo dell'epoca napoleonica". Oltre alla cifra d'acquisto, il compratore dovrà coprire anche il 28,8% delle commissioni, per un totale, dunque, di 1,9 milioni di euro.
Ecco a chi apparteneva il cappello di Napoleone prima di essere venduto all'asta
Wikimedia commons - Public Domain
Il cappello bicorno in pieno stile "battaglia" napoleonica appartiene ora a un acquirente misterioso disposto a spendere una fortuna per possedere un pezzo di valore storico di tale portata. Lo stile è inconfondibile, dal momento che gli altri membri dell'esercito indossavano copricapi bicorno con le punte rivolte in avanti e indietro, mentre soltanto il leader militare sfoggiava le punte laterali.
Stando alle parole dei banditori dell'asta, il modello proposto, dopo Napoleone, è passato nelle mani del colonnello Pierre Baillon, quartiermastro dell'imperatore, per poi appartenere a diverse persone prima di essere scovato dall'industriale Jean-Louis Noisiez, che come anticipato possedeva una collezione di tutto rispetto: spade, monete e fucili napoleonici ne hanno fatto parte prima della sua scomparsa. Ora, anche gli altri averi dell'Imperatore accumulati dall'ex proprietario saranno messi all'asta per trovare una nuova collocazione e continuare a tramandare la storia dell'intramontabile Console.
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