Allenarsi in modo eccessivo ha un nuovo potenziale effetto collaterale di cui non sapevamo l'esistenza prima

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di Francesca Argentati

21 Novembre 2023

Allenarsi in modo eccessivo ha un nuovo potenziale effetto collaterale di cui non sapevamo l'esistenza prima

Fare sport fa bene, ma senza esagerare: uno studio ha scoperto una possibile controindicazione all'esercizio fisico eccessivo di cui nessuno era a conoscenza. Ecco di cosa si tratta.

Sport sì, ma senza esagerare: gli effetti benefici dell'attività moderata

Sport sì, ma senza esagerare: gli effetti benefici dell'attività moderata

Pixabay

Fare sport fa bene, si sa: tutti sappiamo che la vita sedentaria ha molte controindicazioni, a partire dalla salute del cuore, passando per il benessere mentale fino alla forma fisica. L'attività fisica dovrebbe far parte della nostra quotidianità, dedicando una parte della nostra giornata al movimento aerobico o anaerobico, che oltre a favorire l'apparato cardiorespiratorio ci aiuta a tonificare il corpo e a ritrovare il buonumore, dal momento che l'esercizio rilascia serotonina e dopamina, ormoni "dell'allegria".

Tuttavia, esistono diversi tipi di allenamento, che spaziano da quello leggero e moderato a un livello più intenso. C'è chi ama la camminata veloce o la corsa sostenuta, il pilates o il cardiofitness, il ciclismo o il nuoto, il sollevamento pesi o il tennis, lo sci o la pallavolo. Insomma, la scelta è davvero vasta e ognuno di noi opta per lo sport che preferisce e che svolge con piacere, compatibilmente con le proprie condizioni fisiche, gli impegni quotidiani e le esigenze personali. Se muoversi regolarmente è assolutamente consigliato, uno studio ha posto l'attenzione sulla possibile controindicazione di alcuni tipi di allenamento, che potrebbero avere effetti negativi sul nostro organismo.

L'allenamento eccessivo potrebbe sopprimere il sistema immunitario: lo studio

L'allenamento eccessivo potrebbe sopprimere il sistema immunitario: lo studio

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Una ricerca ha evidenziato che un'attività fisica intensa potrebbe influire sul nostro sistema immunitario, esponendoci a un maggior rischio di infezioni. Il team guidato da Ernesto S. Nakayasu, biologo del Pacific Northwest National Laborator, USA, ha coinvolto nel suo studio un gruppo di vigili del fuoco, esaminando oltre 4.700 molecole di fluidi in seguito all'esercizio fisico elevato. I risultati hanno suscitato importanti perplessità: a quanto pare, i dati raccolti hanno suggerito che i soggetti che svolgono attività fisiche intense, anche a causa del lavoro, potrebbero essere maggiormente esposte all'insorgenza di infezioni respiratorie di natura virale subito dopo la sessione di allenamento, a causa di una minore risposta immunitaria.

Lo studio ha osservato undici pompieri sia prima che dopo un esperimento durato 45 minuti, durante i quali i vigili del fuoco hanno svolto esercizi ad alta intensità, simulando le attività che si trovano a eseguire durante il lavoro. I ricercatori hanno quindi esaminato l'urina, la saliva e il plasma sanguigno dei partecipanti sia nel momento che ha preceduto l'allenamento che nei minuti immediatamente successivi. Lo scopo era quello di rilevare cosa accade al fisico al termine di un allenamento eccessivo e agire preventivamente nei confronti di coloro che si trovano a svolgere professioni a rischio, come militari, atleti e soccorritori in situazioni di emergenza. E così è stato: il team ha rilevato possibili segnali di soppressione del sistema immunitario durante l'analisi svolta.

Chi svolge professioni fisicamente impegnative è a rischio?

Chi svolge professioni fisicamente impegnative è a rischio?

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I livelli di urina, plasma e saliva hanno subito cambiamenti in seguito allo sforzo eccessivo, riportando variazioni nelle percentuali di ossigeno ed energia corporea, in concomitanza con la riduzione delle molecole coinvolte nell'infiammazione a con l'aumento di una sostanza chiamata opiorfina, un composto chimico presente nella saliva umana. Nonostante non siano ancora chiari gli effetti nel breve periodo sul sistema immunitario di queste variazioni, il team ha teorizzato che l'opiorfina, che è in grado di dilatare i vasi sanguigni periferici, potrebbe portare a un maggiore flusso sanguigno nei muscoli e, di conseguenza, più ossigeno e nutrienti nel momento in cui si svolge l'attività. A suggerire la soppressione immunitaria sono inoltre i mutamenti rilevati nel microbioma del cavo orale, che si ipotizza siano connessi all'aumento dei peptidi antimicrobici come conseguenza al deficit immunitario.

La ricerca, in ogni caso, ha coinvolto un campione molto limitato e composto unicamente da vigili del fuoco in salute, che sono comunemente esposti a sostanze tossiche e inquinanti causate dagli incendi che si trovano a gestire. Per questo motivo saranno necessarie ulteriori ricerche, che coinvolgano altri professionisti su ampia scala, ma il confronto dei dati ottenuti con ricerche precedenti ha avvalorato la possibile sinergia tra allenamento fisico intenso e un aumento del rischio di contrarre infezioni respiratorie. Un'ipotesi che genera preoccupazione per coloro che svolgono mestieri particolarmente impegnativi sotto il punto di vista fisico.
In definitiva, se è stato ampiamente dimostrato che un livello di fitness moderato apporta numerosi benefici sul sistema immunitario nel lungo termine, probabilmente lo stesso non si può dire per l'esercizio estremo e intenso subito dopo il suo termine, nonostante siano necessari ulteriori approfondimenti per averne la certezza. E tu quale tipo di sport pratichi? Svolgi una professione che ti sottopone a un movimento eccessivo durante il giorno?