Un pescatore di aragoste si accorge di qualcosa di molto grande sul fondale e lo tira fuori: "pesa 100 kg"

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di Francesca Argentati

28 Novembre 2023

Un pescatore di aragoste si accorge di qualcosa di molto grande sul fondale e lo tira fuori: "pesa 100 kg"

La pesca in alcuni casi può riservare sorprese del tutto inaspettate: è quanto accaduto ai due fratelli di cui stiamo per parlare e che invece di un'aragosta hanno estratto dalle acque un oggetto di enormi dimensioni. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

La pesca sostenibile di aragosta in America

La pesca sostenibile di aragosta in America

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Moltissimi pescatori, in America, si dedicano a questa attività alla ricerca di succulente aragoste. Qui la pesca di aragoste è un'attività importante e regolamentata per garantire la sostenibilità delle risorse marine. Gli Stati Uniti, in particolare, sono noti per la pesca di aragoste in varie regioni, che spesso coinvolge l'uso di trappole denominate "lobster pots" o "lobster traps". Queste trappole sono progettate appositamente per intrappolare i crostacei senza danneggiarli e vengono immerse sul fondale marino. Regolarmente, i pescatori le recuperano per raccogliere le aragoste catturate.

In molte regioni degli USA, inoltre, la pesca delle aragoste rappresenta anche un'attrazione turistica, regolamentata da leggi specifiche che limitano il numero di esemplari che un pescatore può catturare e stabiliscono restrizioni sulla taglia e sul genere delle aragoste che possono essere conservate. Queste normative vengono applicate per garantire una gestione sostenibile della pesca di aragoste, per preservare la biodiversità marina e fare in modo che questa risorsa preziosa sia disponibile anche per le generazioni future. Tuttavia, la coppia di fratelli che stava sollevando le trappole nel Maine, USA, ha avuto una sorpresa del tutto inaspettata: invece di estrarre dalle acque un gruppo di aragoste, hanno ritrovato ben altro, documentando il ritrovamento.

Pescatori di aragoste estraggono dall'oceano un'antica ancora di enormi dimensioni

Pescatori di aragoste estraggono dall'oceano un'antica ancora di enormi dimensioni

Logan Aiken/BDN

Peter e Logan Aiken si sono a dir poco stupiti quando, dopo aver quasi terminato l'estrazione delle trappole, si sono resi conto che all'interno di una di queste si era impigliata nientemeno che un'enorme ancora: non si tratta di un'ancora qualunque, ma appartenente a un passato apparentemente molto lontano. Logan, che lavora sulla poppa del peschereccio Sweet Victory del fratello Peter, dedito alla pesca di aragoste, si è dichiarato molto emozionato dopo essersi reso conto di cosa aveva estratto dalle profonde acque oceaniche. L'ancora, dal peso stimato di circa cento chili, era ricoperta da ruggine e coralli marini, tra i quali si muovevano piccoli granchi.

I due hanno avuto una seconda opportunità, dopo aver, qualche anno fa, estratto dalle acque una prima ancora, subito però scivolata di nuovo negli abissi prima che avessero il tempo di estrarla dall'acqua. Questa volta, Logan sapeva di non doversi lasciare scappare l'occasione ed è riuscito abilmente nell'impresa: prima di sollevarla per portarla a bordo del peschereccio, ha avvolto con velocità la lenza intorno all'ancora, per poi trascinarla completamente in superficie. Subito è apparso evidente che l'ancora in ferro era piuttosto antica e l'asse verticale, alle qui estremità si diramano le tradizionali estensioni piegate, ha una lunghezza di due metri circa.

Pescata ancora da 100 kg, i particolari sul suo aspetto

Pescata ancora da 100 kg, i particolari sul suo aspetto

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Nella famiglia Aiken, le ancore sono piuttosto ricorrenti: oltre a quella molto grande e antica ritrovata di recente e la precedente andata perduta, un'altra è stata ritrovata dal padre dei due fratelli quindici anni più indietro, diventando poi una decorazione da giardino per la loro casa. Nonostante gli Aiken siano avvezzi al pescaggio delle ancore, non sono certo gli unici e altri pescatori hanno estratto modelli persino più grandi di questo. In ogni caso, l'aspetto attempato dell'ultima trovata, che giaceva a circa novanta metri di profondità, desta un certo interesse.

Al di sotto dello spesso strato di ruggine, si può intravedere il materiale di cui è composta attraverso alcune crepe: dato l'aspetto e le dimensioni, Logan ritiene che possa essere stata di proprietà di un veliero risalente al XVIII-XIX secolo. "Osservando le venature e il modo in cui il metallo è corroso, si può dire che sia ferro battuto a mano, non fuso o saldato" ha spiegato l'esperto pescatore. “Si può sicuramente dire che è piuttosto vecchia, ma a parte questo, non c'è alcun tipo di identificazione o segno. È troppo corrosa per potere vedere qualsiasi cosa ci fosse stata sopra."

E ora cosa ne faranno della preziosa ancora i fratelli Aiken? Non hanno ancora deciso, ma non è escluso che diventi a sua volta una decorazione per il giardino, o magari un strumento da custodire con cura in un'area protetta della casa. In ogni caso, un cimelio che arriva da un mistero perdutosi nel mare nei secoli scorsi. Secondo te qual è la sua storia?