Il contatto visivo con gli altri è più raro di quanto pensiamo: lo sostiene una ricerca
Il contatto visivo quando si parla con qualcuno va oltre la mera comunicazione e, al contrario, è un potente segnale comportamentale sociale. Lo ha evidenziato un recente studio condotto da ricercatori canadesi, che giungono a una conclusione spiazzante. Guardare gli altri negli occhi quando si parla è più raro di quanto sembra, ma serve a "prevedere" il successivo comportamento sociale. Vediamo perché.
Le dinamiche del contatto visivo nelle interazioni sociali: lo studio
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Lo studio condotto da Florence Mayrand e il suo team si è articolato in due fasi, entrambe con l’obiettivo di analizzare le dinamiche del contatto visivo nelle interazioni sociali. La prima parte ha coinvolto coppie di sconosciuti in conversazioni faccia a faccia, in un contesto che richiama le situazioni di vita reale. Ciascuno dei soggetti ha indossato occhiali per il tracciamento oculare, mentre una fotocamera frontale ha registrato il loro campo visivo. In questo modo, i ricercatori hanno potuto osservare quando gli occhi si posavano sulla bocca o sugli occhi dell’interlocutore, così da verificare la complessità dei pattern visivi.
La seconda parte dell’esperimento si è concentrata sulle reazioni al contatto visivo sempre fra coppie di sconosciuti. In questo caso, i ricercatori hanno voluto analizzare la presentazione di immagini del volto del partner che guardava in direzioni diverse, così da studiare le reazioni dei soggetti. La metodologia ha permesso di valutare in modo più approfondito la natura del contatto visivo nelle dinamiche sociali.
Un contatto visivo più raro di quanto pensiamo: i risultati
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I risultati dello studio hanno rivelato una sorprendente discrepanza con le aspettative comuni sull’importanza del contatto visivo. In pratica, durante le interazioni sociali il contatto visivo diretto è stato molto più raro: i partecipanti distoglievano spesso lo sguardo e si concentravano con maggiore frequenza su bocca e occhi. Per dare dei numeri, soltanto nel 3,5% del tempo i due soggetti si sono guardati reciprocamente, una percentuale bassissima rispetto alle attese. Queste le parole di Mayrand:
Abbiamo scoperto che i partecipanti trascorrevano solo circa il 12% del tempo di conversazione in modalità di sguardo interattivo, il che significa che guardavano i volti degli altri contemporaneamente per solo il 12% della durata dell'interazione.
I ricercatori hanno però evidenziato come il contatto visivo diretto, benché raro, sia in grado di “prevedere” il comportamento sociale successivo. Quando le coppie si guardavano negli occhi durante la prima fase dell’esperimento, infatti, era più probabile che uno dei partecipanti seguisse lo sguardo dell’altro nella seconda fase dell’esperimento. Il contatto visivo diretto è raro, quindi, ma ha un impatto significativo nella dinamica sociale successiva.
Il linguaggio universale degli occhi: perché il contatto visivo diretto è importante
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Come abbiamo visto nel corso dei paragrafi precedenti, nelle interazioni umane il contatto visivo ha un ruolo che va oltre la mera comunicazione verbale. Il tempo dedicato a guardarsi negli occhi emerge come indicatore cruciale per l’interazione sociale nella sua interezza. A questo proposito, risulta particolarmente interessante uno studio del 2018 pubblicato su Frontiers in Psychology. Secondo i ricercatori, il contatto visivo ha effetti positivi sulle risposte affettive degli osservatori, risultando pertanto un importante regolatore delle dinamiche emotive. In pratica, il contatto visivo va oltre le parole e può evocare reazioni affettive automatiche nelle interazioni con un’altra persona. Elemento fondamentale nel nostro arsenale sociale, il contatto visivo va ad aggiungersi alla nostra capacità di comunicazione, anche quando avviene più raramente di quanto pensiamo.
https://www.nature.com/articles/s41598-023-38346-9
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2018.01587/full