Scoperte impronte di un uccello misterioso: esisteva quando tutti gli altri uccelli ancora non c'erano
Sono state rinvenute misteriose impronte di animali simili a quelle degli uccelli, ma che precedono di milioni di anni i primi fossili dei volatili finora conosciuti. Scopriamo di più riguardo a questa affascinante ricerca.
Impronte simili a quelle dei volatili, ma appartengono al periodo Triassico
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La curiosa conformazione delle impronte ritrovate sembrano proprio appartenere ad animali simili agli uccelli. Peccato che la loro datazione appartenga al Triassico e che preceda di circa sessanta milioni di anni i primi fossili di volatili conosciuti. Il Triassico è una delle tre ere geologiche del Mesozoico, che si estende per circa 50 milioni di anni, da circa 251 milioni di anni fa al 201 milioni di anni fa. Questo periodo segue il Permiano e precede il Giurassico e vide la Terra ancora in fase di ripresa dopo la grande estinzione di massa alla fine del Permiano. Il clima globale era relativamente caldo e asciutto, i continenti erano ancora riuniti in un supercontinente noto come Pangaea, anche se durante il Triassico cominciò a frammentarsi.
Durante questa fase della preistoria, i mari ospitavano una varietà di organismi marini, tra cui ammoniti, belemniti e rettili acquatici, mentre la flora e la fauna terrestri erano dominati da piante primitive, felci e conifere. I rettili iniziarono a diventare più diffusi e diversificati, i primi dinosauri fecero la loro comparsa, così come i primi mammiferi. Il Triassico si concluse con l'evento noto come l'Estinzione di Fine Triassico, anche se non fu così devastante come quella alla fine del Permiano, aprendo le porte al successivo periodo Giurassico. Proprio in questo contesto, a quanto pare, dei misteriosi animali lasciarono le loro impronte riconducibili a quelle dei volatili, nonostante i primi uccelli sarebbero apparsi soltanto milioni di anni più tardi.
Le impronte simili a quelle degli uccelli hanno 210 milioni di anni: le ipotesi dei ricercatori
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Stando allo studio condotto da Miengah Abrahams ed Emese M. Bordy dell'Università di Cape Town, Sud Africa, delle antiche e misteriose specie erano dotate di zampe del tutto somiglianti a quelle degli uccelli 210 milioni di anni fa. Sono stati ritrovati numerosi reperti nell'Africa meridionale con caratteristiche tridattili, definite dai ricercatori Trisauropodiscus. Negli anni, gli esperti hanno cercato di comprendere a quali animali potessero appartenere queste impronte e di stabilire quanti esemplari di Trisauropodiscus siano esistite. Nello studio, gli autori hanno riesaminato i reperti fossili di queste tracce risalenti al tardo Triassico e all'inizio del Giurassico, insieme ai quattro siti del Lesotho, il paese ad alta quota senza sbocco sul mare circondato dal Sud Africa. Inoltre, hanno descritto in modo approfondito un tracciato lungo ottanta metri a Maphutseng, nel Lesotho, dove sono apparse le impronte.
Stando alle loro analisi, le tracce presentano due distinte morfologie: le prime sono riconducibili a zampe di dinosauri che non hanno nulla a che fare con i volatili, mentre le seconde presentano caratteristiche del tutto similari a quelle degli uccelli, sia per conformazione che per dimensione. La seconda tipologia non sembra corrispondere a nessun reperto fossile conosciuto in questa zona del mondo e della medesima datazione. I primi fossili riconducibili a uccelli, infatti, sono di almeno sessanta milioni di anni più giovani. L'ipotesi degli autori è che queste anomale tracce siano state impresse nel terreno dai primissimi dinosauri, fra i quali potrebbe essersi sviluppata un'acerba stirpe di uccelli. In alternativa, potrebbe trattarsi anche di rettili, stretti parenti dei dinosauri, le cui zampe presentavano caratteristiche convergenti a quelle degli uccelli.
Storia evolutiva degli uccelli: resta un mistero
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Nonostante la specie autrice delle impronte rimanga ignota, i ricercatori hanno comunque dimostrato che l'origine di zampe associabili a quelle dei volatili e dunque con caratteristiche simili apparvero molto prima di quanto finora era stato ipotizzato. "Le tracce di Trisauropodiscus sono note in numerosi siti dell'Africa meridionale risalenti a circa 215 milioni di anni fa. La forma delle tracce è coerente con le tracce di uccelli fossili moderni e più recenti, ma è probabile che si tratti di un dinosauro con un aspetto simile a quello di un uccello" hanno spiegato gli autori dello studio.
"Gli uccelli sono uno dei gruppi di animali più diversificati sulla Terra, con circa 10.000 specie esistenti" si legge nella ricerca, "ma la loro storia evolutiva iniziale è ancora avvolta nel mistero. L'origine dinosaurica degli uccelli moderni indica inequivocabilmente i Maniraptora, un gruppo di teropodi, ma la datazione dell'origine degli uccelli è contestata. L'unico esemplare fossile del corpo del Triassico superiore che si ritiene sia simile a un uccello è Protoavis, ma questa valutazione si basa su materiale ambiguo e non è ampiamente accettato che si tratti di un uccello basale. In questo contesto, tutte le scoperte paleontologiche sugli antichi uccelli sono vitali per svelare sia l’origine degli uccelli che l’evoluzione dei dinosauri."
La ricerca, dunque, getta nuova luce sulle specie che ci hanno preceduto e alla quale mancano ancora diversi tasselli per completare il puzzle evolutivo.