Anche i maschi delle zanzare succhiavano il sangue: perché non lo fanno più?
Anni di osservazioni e ricerche hanno dimostrato che soltanto le femmine di zanzara succhiano il sangue, mentre i maschi sono sostanzialmente innocui. Ma, come spesso accade nella scienza, nuove scoperte sono destinate a rivoluzionare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Secondo un recente studio, infatti, in passato anche i maschi di zanzara succhiavano il sangue.
Anche i maschi di zanzara succhiavano il sangue: la scoperta
Pexels
La scoperta secondo cui anche i maschi di zanzara succhiavano il sangue è il risultato di uno sforzo scientifico impegnativo e dell’impiego di tecnologie avanzate. Un team di ricerca ha analizzato dei fossili di ambra scoperti in Libano grazie alla strumentazione innovativa dell’Istituto di Geologia e Paleontologia di Nanchino. Grazie inoltre alla collaborazione con l’Accademia cinese delle scienze, è stato possibile studiare in modo più approfondito i fossili di ambra e giungere a risultati inaspettati.
Dany Azar, il principale ricercatore che ha firmato lo studio pubblicato su Current Biology, ha individuato due maschi di zanzara intrappolati nell’ambra fossile. Entrambi presentano un apparato boccale che saremmo più propensi a ritrovare negli esemplari femmina. Ciò vuol dire che anche i maschi di zanzara avevano un apparato boccale perforante e ideale per succhiare il liquido delle vittime.
La zanzara più antica conosciuta non si nutriva soltanto di nettare
Dany Azar et. al./Current Biology
I ricercatori hanno utilizzato microscopi laser confocali e a fluorescenza per esaminare l’ambra fossile contenente i due esemplari di zanzara. L’analisi ha rivelato parti anatomiche sorprendentemente simili a quelle che si trovano nelle femmine moderne, compreso l’apparato boccale perforante. Le zanzare di oggi hanno infatti un organo che permette loro di perforare la pelle, succhiare il liquido rosso e rilasciare la sostanza che causa il prurito successivo.
Ma i maschi non hanno nulla di tutto questo: si nutrono principalmente di succo di frutta e nettare e sono quindi innocui per esseri umani e mammiferi. Non andava così in passato, dal momento che anche gli esemplari maschi di zanzara potevano attaccare le loro vittime. Inoltre, la datazione molecolare dell’ambra colloca i fossili nel Cretaceo inferiore, ossia circa 30 milioni di anni prima rispetto alle stime. Quella studiata in Cina potrebbe essere la zanzara più antica mai ritrovata.
Un comportamento sorprendente, ma da dimostrare
Dany Azar - CC BY-SA
L’idea che anche i maschi delle zanzare si nutrissero come le femmine solleva in realtà diverse domande sulla biologia e sull’evoluzione di questi insetti. Se il comportamento ematofago è infatti stato abbandonato nel corso dei milioni di anni, deve esserci una spiegazione dovuta a un qualche adattamento. Inoltre quando è avvenuta questa mutazione?
La teoria proposta dallo studio è senza dubbio interessante, ma lascia aperte molte domande alle quali sarà necessario rispondere. Una direzione interessante permette di collegare il comportamento dei maschi di zanzara all’evoluzione dei fiori, avvenuta circa 5 milioni di anni dopo. La diffusione delle piante da fiore potrebbe aver spinto i maschi a cambiare le abitudini alimentari, ma saranno necessarie ulteriori ricerche. Nel frattempo, almeno non dobbiamo preoccuparci delle zanzare di sesso maschile: rispetto ai dinosauri, siamo più fortunati.