Supermercati e spreco alimentare: una foto mostra tutto il cibo che viene buttato
Nonostante le molte campagne di sensibilizzazione, il tema dello spreco alimentare è più attuale che mai. Oltre alle abitudini individuali, però, gran parte dello spreco avviene proprio all’interno dei supermercati, come mostrato da una foto sul social Reddit. Il caso ha generato indignazione, ma ha anche portato l'attenzione alle soluzioni per ridurre gli sprechi di cibo. Davvero è possibile farlo?
Sprechi alimentari: le responsabilità dei supermercati
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Sembra quasi paradossale, ma i supermercati giocano un ruolo significativo nella questione dello spreco di cibo. Potremmo pensare che in un luogo la cui unica funzione è vendere il cibo sia insensato sprecarlo, ma la verità è ben diversa. Tantissimi supermercati si trovano a gestire grandi quantità di prodotti prossimi alla scadenza o che presentano confezioni danneggiate. Cosa farne quindi? La soluzione ritenuta più economica consiste nel disfarsene: buttare i prodotti che non possono essere venduti.
Secondo un recente rapporto, nel Regno Unito vengono gettate via ogni anno circa 9.5 tonnellate di cibo, mentre un terzo di tutto il cibo nel mondo è destinato alla spazzatura. Il dato appare tanto più grave se si pensa a alle possibilità di riutilizzare i prodotti ancora commestibili.
Una foto su Reddit mostra cosa accade nei supermercati al cibo che non viene venduto
EnAyJay/Reddit
Il caso di Reddit, che abbiamo menzionato in introduzione, si inserisce proprio in un contesto del genere. Un utente ha pubblicato una foto che mostra il destino del cibo non venduto: una grande quantità di pane è destinata alla spazzatura. Magari il prodotto è vicino alla scadenza, o anche già scaduto, ma la foto rimane una testimonianza degli enormi sprechi di cibo da parte dei supermercati. La reazione degli utenti è stata unanime nel condannare il punto vendita: ogni prodotto alimentare gettato via è un prodotto alimentare non donato a qualcuno che ne ha bisogno.
L’utente di Reddit che ha condiviso la foto ha confermato che spesso proprio quel supermercato mette in sconto il cibo vicino alla scadenza. Ma la pratica non è stata sufficiente, in questo caso. C’è anche da dire che forse l’ossessione verso la data scadenza è una tendenza del tutto moderna. La stessa Unione Europea ha deciso di aggiungere alla dicitura “da consumare preferibilmente entro” l’espressione “spesso buono oltre”. Nel primo caso, la scadenza è pressoché perentoria, nel secondo si consiglia di valutare le condizioni degli alimenti. D’altronde, il cibo non è burocratico.
Alternative allo spreco: iniziative e app
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Nonostante soluzioni come la vendita in sconto possano mitigare lo spreco alimentare, alcune politiche aziendali impediscono la vendita di articoli prossimi alla scadenza. Ci sono catene di supermercati che donano cibo sicuro da consumare ma la cui vendita non è data per certa. Inoltre, sono sempre più diffuse applicazioni come Too Good To Go e Olio. La prima permette di comprare a prezzi ridotti il cibo ancora buono che, a fine giornata, i bar e ristoranti dovrebbero buttare. La seconda permette di condividere cibo e oggetti che non si usano più con i propri vicini.
Le soluzioni esistono, come si è visto, La questione dello spreco alimentare richiede tuttavia una visione e azioni concrete tanto a livello aziendale quanto sul piano individuale. L’indignazione online è soltanto il primo passo, ma deve essere seguito da un reale impegno e da uno sforzo collettivo. In questo modo, sarà possibile trasformare un problema in un’opportunità.
