Una terapia a base di idrogeno potrebbe rallentare l’invecchiamento, secondo alcuni scienziati cinesi
La nostra epoca è caratterizzata da una migliore qualità della vita, che permette a molte più persone di raggiungere la vecchiaia. Appare naturale, quindi, che anche la ricerca medica si stia concentrando su questa fase della vita. Se l'obiettivo è quello di riuscire a rallentare l’invecchiamento, il primo passo potrebbe già essere stato fatto. Ne parla lo studio di un team di ricercatori cinesi, che hanno sviluppato una terapia anti-età a base di idrogeno. Vediamo di cosa si tratta.
Idrogeno per rallentare l’invecchiamento cellulare
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L’idrogeno è l’elemento più semplice e leggero, e da tempo è noto per il suo potenziale nell’invertire l’invecchiamento cellulare. Tuttavia, arrivare a una terapia concreta è sempre stata un’impresa ardua, almeno fino allo studio pubblicato su Nature Communications. I ricercatori cinesi hanno condotto una serie di esperimenti sui topi e, grazie all’uso della nanotecnologia e di una terapia a base di idrogeno, sono arrivati a delle conclusioni promettenti.
Il team ha infatti sviluppato una terapia in grado di fornire idrogeno in modo molto più efficiente rispetto ai metodi tradizionali. Grazie a un rilascio lento e prolungato che dura fino a una settimana, è possibile raggiungere un'efficienza di 40 mila volte superiore. Si tratta di un valore che apre la strada a nuove possibilità terapeutiche e che conferma il ruolo dell’idrogeno nel favorire la replicazione e la crescita delle cellule. Eliminando inoltre i radicali tossici associati all’invecchiamento, di fatto diventa possibile rallentarlo.
Usare l’idrogeno contro la senescenza: i risultati dello studio
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Il graduale deterioramento delle funzioni corporee, chiamato senescenza, è una delle principali cause di malattie legate all’età. La ricerca cinese ha identificato i collegamenti fra senescenza cellulare e queste condizioni, evidenziando la necessità di trattamenti che possano regolare l’intero microambiente cellulare. Da questo punto di vista, l’idrogeno sembra costituire una risposta efficace al problema.
La piccola impalcatura realizzata per il rilascio dell'idrogeno, infatti, è stata impiantata con successo su topi di 24 mesi con difetti ossei femorali. Per i nostri standard, animali anziani. L’impalcatura stessa è una sorta di prodigio della nanoingegneria. Realizzata con nanoparticelle di disiliciuro di calcio spruzzate su vetro poroso e bioattivo, è avvolta in un polimero biodegradabile per impedire il rilascio rapido dell’idrogeno. Al termine degli esperimenti, i topi hanno sperimentato una graduale rigenerazione dei difetti ossei.
Idrogeno come terapia anti-età: prospettive e sfide future
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I ricercatori ritengono che una terapia basata sul rilascio continuo di idrogeno possa diventare la risposta universale all’invecchiamento. Attualmente, il team si è concentrato sullo sviluppo di materiali per il rilascio prolungato, ma le ambizioni sono note. Se arrivare a prevenire l’invecchiamento, oltre che rallentarlo, è il vero obiettivo di questi studi, i ricercatori puntano anche alla prevenzione e al trattamento dell’Alzheimer.
In conclusione, la scoperta non promette un’inversione completa dell’invecchiamento, ma rappresenta una promettente via per migliorare la riparazione dei tessuti negli individui anziani. Nonostante ciò, il futuro potrebbe portare a nuovi risultati e nuove speranze nella lotta contro le malattie legate all’età. Fino a poco tempo fa, non c’era neanche questo primo passo.