Rara scoperta sui fondali del Mar Baltico: si tratta di un enorme relitto non ancora identificato
Il mare cela segreti nascosti e inesplorati, ma alcuni di questi vengono casualmente ritrovati durante le consuete attività umane. Come il relitto non identificato scoperto nelle profondità del Mar Baltico.
Azienda di energia verde scopre un relitto nel Mar Baltico
ESA/Wikimedia commons - CC BY-SA 3.0 IGO DEED
Sui fondali del Mar Baltico, al largo delle coste della Lituania, è stata rilevata la presenza di un misterioso relitto. Il fatto è particolarmente interessante, dal momento che in queste acque sono stati individuati e registrati soltanto diciannove relitti. Tuttavia, ad aggiungersi alla lista è proprio la scoperta in questione, la cui autrice è la Ignitis Renewables, filiale dell'azienda energetica Ignitis Group. Ignitis, specializzata nel campo dell'energia green, stava ispezionando il fondale della zona per il suo progetto relativo alla realizzazione di un parco eolico, quando, per puro caso, si è resa conto della presenza dell'imbarcazione naufragata.
Le dimensioni del relitto sono di circa settanta metri in lunghezza e sei metri in altezza: nonostante sia piuttosto grande, finora nessuno si era mai accorto che giaceva sui fondali delle acque baltiche, a una profondità di 38 metri. Questa specifica area del Mar Baltico, che si estende per più di 120 chilometri, non era mai stata esaminata con attenzione fino a questo momento. Quando la Ignitis si è imbattuta nel relitto, ha allertato i funzionari lituani, i quali hanno affermato di non essere al corrente della presenza dell'ignota imbarcazione, nonostante le sue enormi dimensioni.
Il progetto del parco eolico offshore nel Mar Baltico
Ignitis grupè
Il portavoce di Ignitis Renewables, Paulius Kalmantas, ha confermato quanto dichiarato dalle autorità lituane: la presenza del relitto scoperto dalla società non era mai stata registrata prima e non risultava in alcun database nazionale. A questo punto, l'obiettivo è cercare di comprendere le origini dell'imbarcazione e ulteriori dettagli circa il suo naufragio. Per riuscirci, spiega la Ignitis, saranno necessarie ricerche archeologiche e storiche mediante immersioni subacquee, che potrebbero rivelarsi utili nel ricostruire la storia del relitto. "Sarà prezioso per la comunità scientifica e gli storici del Paese" ha dichiarato Kalmantas.
Per quanto riguarda il progetto del parco eolico, il primo realizzato in offshore in Lituania, l'obiettivo è quello di riuscire a fornire almeno un quarto dell'elettricità necessaria in Lituania sfruttando l'energia green. Le ricerche sul naufragio saranno utili anche ai fini della sua progettazione, dal momento che l'area di interesse per l'installazione è la stessa in cui si trova la nave. A rendere nota la notizia è stato un post su Facebook della compagnia: "Durante le ricerche sul fondale del Mar Baltico per il progetto del parco eolico offshore, abbiamo trovato una nave affondata precedentemente sconosciuta! Stiamo consegnando questa insolita scoperta agli esperti, che ci aiuteranno a rivelare maggiori informazioni su questo oggetto. Inoltre, tutte le informazioni dettagliate sui fondali marini non solo verranno utilizzate nel nostro progetto, ma saranno condivise anche con la comunità scientifica lituana."
Relitto sconosciuto nel Mar Baltico, al via le ricerche per la datazione
Ignitis Renewables
Augustina Kurilienė, funzionaria del dipartimento del patrimonio presso il Ministero della Cultura della Lituania, ha dichiarato che le prossime ricerche stabiliranno se il relitto potrà essere ufficialmente registrato nel database nazionale, che raccoglie i luoghi storicamente rilevanti. In questo caso, l'imbarcazione diventerebbe di fatto il ventesimo relitto rinvenuto nelle acque baltiche del Paese. "Una volta che la datazione della nave sarà chiara, verrà presa una decisione sulla sua iscrizione nel Registro dei valori culturali" ha spiegato la Kurilienė.
Nell'attesa di identificare il naufragio e raccogliere ulteriori importanti dettagli, la Lituania si attingerà alla linee guida stabilite dall'UNESCO per la tutela del patrimonio culturale sottomarino. L'imbarcazione verrà quindi preservata, mentre, stando alle parole dell'archeologa Elena Pranckėnaitė, il suo studio potrà aggiungere importanti dettagli circa la storia della navigazione nelle acque baltiche. Una scoperta tanto casuale quanto affascinante, che potrebbe aggiungere un altro tassello alle vicende del mare, ricco di misteri ancora da svelare.