Artigiano tiene in segreto un quadro di Botticelli per decenni nella sua cantina: vale 110 milioni di euro

Gianmarco Bonomo image
di Gianmarco Bonomo

22 Dicembre 2023

Artigiano tiene in segreto un quadro di Botticelli per decenni nella sua cantina: vale 110 milioni di euro

Ritrovare un’opera d’arte perduta da tempo è sempre motivo di gioia, soprattutto se si tratta di un quadro del Rinascimento, come avvenuto a Gragnano, in provincia di Napoli. Al ritrovamento della Madonna con Bambino di Botticelli, tuttavia, è seguita una grande preoccupazione: il dipinto è infatti in condizioni critiche e necessita di un restauro immediato. Ma basterà questo per riportarlo ai fasti di un tempo o, almeno, a salvarlo dalla distruzione?

La Madonna con Bambino di Botticelli: un quadro donato e andato perduto

La Madonna con Bambino di Botticelli: un quadro donato e andato perduto

Carabinieri TPC

La storia della Madonna con Bambino dipinta da Botticelli si inserisce alla perfezione nella storia del Rinascimento italiano per come la conosciamo. Infatti, la tela viene donata dallo stesso pittore fiorentino a Papa Sisto IV, un gesto che ne deciderà il destino nel bene e nel male. In seguito, il pontefice dona il dipinto al piccolo oratorio nella palude di Gragnano, in Campania. Un ulteriore passo verso il futuro dell’opera.

Dopo secoli di devozione e processioni, la Madonna con Bambino di Botticelli scompare improvvisamente negli anni 60 del ventesimo secolo. L’opera è sempre stata utilizzata per scopi sacri, ma nessuno ne ha mai intuito il valore, oggi stimato intorno ai 100 milioni di euro. Negli anni 60, il dipinto viene attribuito a Sandro Botticelli, attirando così le attenzioni dei trafficanti d’arte.

Il ritrovamento della Madonna con Bambino e il suo ritorno al pubblico

All’inizio nessuno sa dove sia finita la Madonna con Bambino di Botticelli. C’è chi pensa che l’opera sia stata rubata e finita nelle mani dei trafficanti d’arte, rivenduta nel mercato nero. Passano i decenni, e del dipinto si perdono anche le tracce nella memoria collettiva. Durante una processione della Madonna delle Grazie, avviene il miracolo. Michele Somma, esponente di una delle famiglie più conosciute di Gragnano, decide di confidare un segreto al sindaco del paese campano. La Madonna con Bambino, racconta Michele, è sempre stata nelle mani dei Somma, con il preciso intento di tenerla al sicuro dai trafficanti d’arte. Racconta il sindaco di Gragnano:

Sono stato avvicinato da Michele che, in lacrime, mi ha voluto confidare questo segreto. Così ci siamo subito attivati per consegnare la preziosa opera d’arte nelle mani di esperti che potessero occuparsene e renderla finalmente fruibile alla comunità. L’intenzione della famiglia Somma è sempre stata questa.

Negli anni, infatti, i Somma hanno sempre negato di conoscere il destino della Madonna con Bambino. Eppure, sono stati i custodi del dipinto per decenni, fino ad ora in cui le pessime condizioni in cui si trova hanno imposto l’intervento delle autorità.

Un’opera d’arte in condizioni critiche: basterà un restauro?

Un’opera d’arte in condizioni critiche: basterà un restauro?

Carabinieri TPC

L’opera, vincolata con decreto fin dal 1931 e originariamente collocata nella cappella di Santa Maria delle Grazie a Santa Maria la Carità, mostra evidenti segni di degrado. Questi ultimi sono il segno della trascuratezza e della totale mancanza di interventi conservativi. Di conseguenza, la Madonna con Bambino ha dovuto subire distacchi della pellicola pittorica, cadute di colore, abrasioni, alterazioni cromatiche. E in fondo è questa la ragione per cui la famiglia Somma ha deciso di interpellare le autorità: salvare il quadro dai trafficanti d’arte è importante, ma non più importante che salvare il quadro.

Secondo quanto assicurato dal Soprintendente ABAP di Napoli Mariano Nuzzo, l’opera verrà affidata a un istituto specializzato per un intervento urgente di restauro. La strada per riportare la Madonna con Bambino al pubblico, e all’ammirazione che merita, è tuttavia lunga. Sarà necessario almeno un anno per restaurare l’opera di Botticelli, nella speranza che gli sforzi possano salvarla dal tempo. E dai tentativi di proteggerla.