La roccia di Al Naslaa è perfettamente divisa in due: tutto merito della natura?
La roccia di Al Naslaa rappresenta uno di misteri naturali più affascinanti al mondo. Si tratta infatti di una formazione rocciosa nel nord ovest dell’Arabia Saudita che potrebbe apparire del tutto normale. Se non fosse che appare divisa a metà con un taglio così preciso che non si trova in nessun altro posto del mondo naturale. Com’è possibile? E davvero è stata la natura a farlo?
Alla scoperta dell’oasi di Tayma, in Arabia Saudita
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L’oasi di Tayma è più che una semplice oasi nel deserto a nord ovest dell’Arabia Saudita. Il luogo ha radici che risalgono all’Età del Bronzo, con iscrizioni del faraone egiziano Ramses III e tracce di una fiorente comunità ebraica durante il primo secolo. Le sue terre sono tuttavia ricche di storia sin da tempi antichissimi: a testimoniare il passato dell’area, ci sono incisioni rupestri che risalgono alla preistoria. E poi, a poche decine di chilometri dall’oasi di Tayma, c’è la roccia di Al Naslaa.
Quando si parla di fenomeni naturali straordinari la roccia di Al Naslaa non può che stare nella parte alta della lista. L’immagine di questa roccia in perfetto equilibrio su due piedistalli naturali, perfettamente divisa in due, ha da sempre generato meraviglia, curiosità e una buona dose di domande. Com’è possibile che Al Naslaa, letteralmente “le due metà”, abbia questa forma così innaturale? Cosa c’è dietro la perfetta divisione delle due parti, come lo stesso nome della roccia suggerisce?
La roccia di Al Naslaa, perfettamente divisa in due
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Situata a 50 chilometri dall’oasi di Tayma, la roccia di Al Naslaa è una massiccia formazione rocciosa, la cui scala si può vedere facilmente dalle foto. Eppure, il fatto che sia una roccia di grandi proporzioni non è la sua unica particolarità. Innanzitutto, si erge in mezzo al nulla, come se fosse l’unica sopravvissuta di un tempo in cui c’erano molte più rocce lì attorno. In secondo luogo, la roccia di Al Naslaa poggia su due piedistalli erosi dal vento e dal tempo, in equilibrio perfetto.
Infine, c’è la perfetta spaccatura centrale, così precisa che non è facile trovare la spiegazione nella mera azione degli agenti naturali. D’altronde, il deserto è pieno di rocce che presentano forme straordinarie, proprio perché erose in modi impensabili dall’azione del vento e della sabbia. Ma Al Naslaa è diversa: il taglio è fin troppo preciso, e non è semplice trovare una teoria che sappia spiegare alla perfezione il fenomeno.
Le teorie scientifiche sulla roccia di Al Naslaa
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In effetti, le prime spiegazioni che vengono in mente riguardano alieni, laser, fantascienza, pseudoscienza: insomma, poca scienza. Eppure, deve essere possibile trovare una ragione plausibile della roccia di Al Naslaa. Da questo punto di vista, la spaccatura non è soltanto un mistero, ma una vera e propria sfida per i ricercatori che cercano di svelarne l’origine. E alcune teorie sono anche state avanzate:
- Movimenti tettonici del terreno. Uno dei due piedistalli avrebbe subito nel tempo uno spostamento significativo, con la tensione risultante che avrebbe causato la perfetta spaccatura di Al Naslaa.
- Cicli continui di gelo e disgelo. Insieme agli agenti atmosferici, questi cicli avrebbero causato una prima fessura che via via si è allargata man mano che l’acqua penetrava nell’arenaria di Al Naslaa.
- Azione degli esseri umani. D’altronde, l’oasi di Tayma è abitata da tantissimo tempo, per cui gli esseri umani potrebbero aver usato strumenti di metallo nella creazione della spaccatura di Al Naslaa.
Le spiegazioni di certo non mancano, e alcune sono ben più verosimili di altre. Oggi, la roccia di Al Naslaa rimane immobile nel deserto, silenziosa testimonianza dei misteri della natura. Si tratta di un enigma per il quale potremmo non trovare mai la soluzione, e forse anche questa incertezza è parte del suo fascino.