Ecco perché le idee migliori arrivano quando siamo sotto la doccia: non è una coincidenza

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di Gianmarco Bonomo

27 Dicembre 2023

Ecco perché le idee migliori arrivano quando siamo sotto la doccia: non è una coincidenza

Ti sei mai chiesto perché le idee più brillanti spesso si presentano quando sei sotto la doccia? Nel corso degli anni, la domanda ha affascinato tantissimi ricercatori che hanno notato una verità per certi versi sorprendente. In effetti, succede spesso che le idee migliori arrivino durante le attività di routine, quando la mente è in modalità pilota automatico. Ma perché succede?

Perché le idee migliori arrivano quando sei sotto la doccia: il Default Mode Network

Perché le idee migliori arrivano quando sei sotto la doccia: il Default Mode Network

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È successo a tutti di avere idee geniali quando si fa tutt’altro: una doccia, un bisogno, una passeggiata, e così via. Si tratta di un comportamento così comune da poter essere definito universale e che può essere spiegato con il Default Mode Network. Questa rete coinvolge diverse regioni cerebrali e si attiva quando la mente è libera di vagare e non è concentrata su nulla. Quando non è attivamente impegnato in un compito, in pratica, il DMN è lo stato prediletto del nostro cervello.

Attivo durante le nostre attività più automatiche, il Default Mode Network è coinvolto nella generazione di idee basate sulle esperienze passate e sulla conoscenza del mondo. Inoltre, è stata rilevata una correlazione positiva fra la creatività e le dimensioni del DMN: durante un basso impegno cognitivo, è più "facile" avere idee creative.

Il legame del DMN con il pensiero creativo

Il legame del DMN con il pensiero creativo

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Ulteriori prove sono emerse in uno studio del 2020 condotto su dei pazienti sottoposti a un intervento chirurgico al cervello. In metà dei soggetti coinvolti la mente è stata coinvolta in un pensiero spontaneo, in modo correlato al Default Mode Network. Il fenomeno della cosiddetta mente errante può quindi assumere le forme del pensiero spontaneo. Se la mente è libera di fluire spontaneamente, in pratica, il DMN si attiva e opera connessioni a cui non penseremmo mai durante l’attività consapevole del cervello.

Allontanandosi da un problema specifico, la mente permette un pensiero errante spontaneo e quindi consente le nuove idee mediante processi associativi inconsci. Uno studio condotto sull’attività di scrittori e fisici ha rilevato che un quinto delle idee più creative si è verificato quando le persone erano impegnate in attività diverse dal lavoro.

Ma allora per stimolare la creatività è necessario fare una doccia?

Ma allora per stimolare la creatività è necessario fare una doccia?

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Tecnicamente sì e no: serve e non serve. Ci sono infatti modi pratici per stimolare la creatività attraverso il Default Mode Network. E il primo è assicurarsi di dormire a sufficienza: durante il sonno, infatti, le informazioni acquisite durante il giorno si trasformano e possono portare a momenti di illuminazione. È anche possibile attivare consapevolmente il DMN durante il giorno, magari dedicandosi anche ad attività che non richiedono sforzo cognitivo. Non necessariamente una doccia, ecco, ma va bene anche una passeggiata nel parco. Lasciare che la mente vaghi libera in condizioni di sicurezza psicologica aiuta il pensiero creativo.

In conclusione, comprendere il ruolo del DMN nella creatività offre nuovi modi per ottimizzare le proprie capacità cerebrali, e anche per conoscersi un po’ meglio. Dedicare tempo a se stessi e lasciare libera la mente vuol dire quindi investire nel proprio potenziale creativo. E nel proprio benessere, che non è propriamente un male.