Questa strana creatura mai vista prima vive nell'oceano e ha un aspetto inquietante

Francesca Argentati image
di Francesca Argentati

02 Gennaio 2024

Questa strana creatura mai vista prima vive nell'oceano e ha un aspetto inquietante

Gli abissi, si sa, nascondono misteri inesplorati e specie animali ancora sconosciute. Un gruppo di ricercatori è riuscito a identificare una creatura inedita e dalle caratteristiche particolarmente interessanti. Ecco di cosa si tratta.

Questa creatura somiglia a una fragola, ma ha braccia dotate di artigli

Questa creatura somiglia a una fragola, ma ha braccia dotate di artigli

Greg W. Rouse

Quanti misteri si celano nei fondali marini? Dai relitti di antichi naufragi, a tesori smarriti e di enorme valore, fino al popolo delle acque di cui ancora non sappiamo tutto: alcune zone e profondità possono essere così irraggiungibili da nasconderci ancora molto. Tuttavia, la ricerca non si arresta mai e nel tempo le incredibili scoperte sono diventate sempre più numerose. A conquistare l'interesse della scienza è la sorprendente creatura scoperta da un gruppo di scienziati in Antartide. I biologi marini hanno indagato gli oceani più glaciali della Terra, arrivando a conoscere un animale marino finora mai identificato.

La particolarità di questo curioso essere è quello di avere un corpo a forma di fragola e moltissime braccia, che possono varia da dieci a venti, lunghe fino a 20 centrimetri. Il suo aspetto ricorda le inquietanti creature che spaventano i telespettatori nei film di fantascienza e, anche se non era mai stata avvistata in precedenza, non si tratta di pura immaginazione ma di una creatura reale. Anche se le sembianze del suo corpo somigliano a un frutto appetibile, gli inquietanti arti di cui è dotata non suscitano certo altrettanta simpatia. Questi tentacoli sono rivestiti da protuberanze rotonde dotate di piccoli artigli che aiutano l'animale a restare ancorato ai fondali, mentre utilizza le braccia per muoversi e spostarsi.

Ma di cosa si tratta, nello specifico?

La stella piuma di fragola vive nell'Oceano Antartico

La stella piuma di fragola vive nell'Oceano Antartico

Greg W. Rouse

I ricercatori le hanno dato il nome di Promachocrinus fragarius, ovvero stella piuma di fragola dell'Antartide. L'articolo del team non riporta le dimensioni esatte di questo esemplare, specificando comunque che si tratta di un animale piuttosto grande e dal colore viola, che può diventare di un rosso scuro. Gli scienziati coinvolti in questa scoperta, Emily L. McLaughlin A B , Nerida G. Wilson A C D e Greg W. Rouse, provengono dallo Scripps Institution of Oceanography e dall’Università della California, Sa Diego, USA. Nel periodo compreso tra il 2008 e il 2017 hanno esplorato gli oceani più freddi per ricercare quella che hanno definito "biodiversità criptica", riuscendo nel loro intento.

La stella piuma antartica vive a una profondità che va dai 20 ai 2.000 metri circa. "L'Oceano Antartico ha condizioni ambientali uniche che possono favorire la biodiversità" hanno scritto nello studio, dove si legge: "Un numero crescente di taxa di invertebrati antartici è stato rivelato come complessi di specie criptiche in seguito a valutazioni basate sul DNA. Ciò alla fine richiede una rivalutazione morfologica per trovare tratti che aiutino a identificare queste specie criptiche o pseudocriptiche senza la necessità di sequenziare ogni individuo. Questo lavoro riguarda gli echinodermi crinoidi comatulidi a lungo considerati rappresentanti un'unica specie circum-antartica, Promachocrinus kerguelensis. Abbiamo continuato ad aumentare la rappresentanza dei campioni nell'Oceano Antartico e abbiamo sequenziato il gene COI mitocondriale per tutti i nuovi campioni e geni aggiuntivi per alcuni rappresentanti."

Stella piuma di fragola dell'Antartide e le altre specie scoperte

Stella piuma di fragola dell'Antartide e le altre specie scoperte

Greg W. Rouse

Inoltre, il team ha scoperto anche altre specie mai identificate prima nelle acque antartiche, per un totale di quattro diverse creature, catturate da una rete nell'Oceano Indiano sub-antartico. Ha in seguito esaminato campioni di DNA degli esseri invertebrati per rilevare la presenza di uno specifico marcatore genetico, detto subunità 1 della citocromo ossidasi mitocondriale, che ha la capacità di mutare molto rapidamente e permette di stabilire con grande velocità la categoria di appartenenza tra vertebrati e invertebrati, aiutando anche a scoprire le strette parentele tra specie diverse. Nerida Wilson, tra gli autori dello studio e biologa marina degli invertebrati del Western Australian Museum, ha dichiarato: “Mentre continuiamo a comprendere quanto siano diversi gli ecosistemi come l’Antartide, o altri habitat difficili da campionare come il mare profondo, dovremmo continuare ad apprezzare quanto preziose e importanti siano queste aree nel sostenere un ecosistema marino diversificato."

Diverse varietà di stelle piumate possono sembrare identiche tra loro, anche se si tratta di specie differenti. Fanno parte del gruppo phylum Echinodermata, al quale appartengono anche i ricci di mare, i cetrioli di mare e le stelle marine. Il sequenziamento del DNA è accessibile dal 1977: prima di allora, si riteneva che le stelle piuma dell'Antartide rispondessero a un una sola specie, proprio la Promachocrinus kerguelensis. La scoperta, dunque, non solo ha aperto la strada alla conoscenza di quattro nuove creature, ma ne ha rivelate altre tre che, scoperte in precedenza, erano state riconosciute e identificate come animali diversi. Come sostiene Wilson, "l’applicazione degli strumenti molecolari alla comprensione della biodiversità è ampiamente applicabile ed è diventata una parte necessaria per comprendere tutti gli esseri viventi."

La conoscenza e la comprensione genetica di queste creature aggiunge preziosi elementi per scoprire, studiare e classificare gli animali che vivono nelle profondità degli oceani e di cui fino a oggi ignoravamo l'esistenza.