Nel 1997 un inquietante suono emerse dalle profondità dell'oceano: ora i ricercatori hanno capito cosa lo provocò

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di Francesca Argentati

03 Gennaio 2024

Nel 1997 un inquietante suono emerse dalle profondità dell'oceano: ora i ricercatori hanno capito cosa lo provocò

Dagli abissi dell'oceano possono provenire suoni profondi e inquietanti, capaci di far venire i brividi. Uno di questi è stato al centro di un mistero per molti anni, fin quando la causa non è stata scoperta. Ecco di cosa si tratta.

Il Bloop del 1997, per anni al centro di domande irrisolte

Il Bloop del 1997, per anni al centro di domande irrisolte

Andrew Shiva/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

Suoni, sibili e lamenti arrivano dallo spazio, ma anche dalle profondità delle acque. In entrambi i casi si tratta di ambienti non del tutto esplorati dall'uomo e che possono suscitare un certo timore. Così, quando nel lontano 1997 gli scienziati del Pacific Marine Environmental Laboratory della National Oceanic and Atmospheric Administration, NOAA, rilevarono un suono inquietante durante l'ascolto dell'attività vulcanica sottomarina nel Pacifico meridionale, rimasero enormemente stupiti. Il suono in questione era infatti molto forte e potente.

Usando dei microfoni subacquei, detti idrofoni, ubicati a oltre 3.000 chilometri di distanza nell'oceano, rilevarono numerosi strani rumori provenienti dalle profonde acque, ma il "Bloop", come è stato in seguito battezzato, era qualcosa di mai sentito fino a quel momento. Naturalmente, l'obbiettivo primario degli scienziati diventò scoprire la fonte originaria di quel suono sinistro e, soprattutto, la causa. Tuttavia, soltanto il 5% del Pacifico era stato perlustrato e le ipotesi si rincorsero per diverso tempo. Tra le varie teorie che annoveravano misteriose operazioni militari, passaggi di imbarcazioni e grossi animali acquatici, ne spiccava una in particolare.

La vera causa del Bloop non era una creatura speventosa

La vera causa del Bloop non era una creatura speventosa

National Oceanic and Atmospheric Administration/Wikimedia commons - Public Domain

In molti credevano che a provocare il Bloop fosse stata una creatura sconosciuta e spaventosa, non ancora identificata dall'uomo. Nel corso del tempo, tuttavia, gli scienziati hanno avvicinato gli idrofoni nei pressi dell'Antartide, alla ricerca di suoni prodotti dai vulcani e dai terremoti con epicentro negli abissi, arrivando a scoprire la vera origine di quel suono tanto inquietante quanto misterioso. Non aveva nulla a che fare con uno spaventoso animale oceanico e la reale ragione è stata svelata soltanto nel 2005.

Quel sinistro rumore era infatti dovuto a un terremoto di ghiaccio. In altre parole, il responsabile era un iceberg, il quale, dopo essersi spezzato e staccato dalla calotta originale del ghiacciaio antartico, ha prodotto quel suono dirompente. Questi fenomeni, negli ultimi anni, sono sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico sempre più preoccupante: le previsioni degli scienziati sullo scioglimento di parte dell'Antartide si sono rivelate più ottimiste rispetto alle reali tempistiche con cui questo processo inarrestabile si sta attuando. A rendere il Bloop così popolare fu il fatto che si trattava di un suono potente, a frequenza ultra bassa e rilevabile dalle stazioni di ascolto sottomarine da più di 5.000 km di distanza, aspetti che lo videro al centro di grandi interrogativi negli anni a seguire.

Potente suono dalle profondità dell'oceano: la causa fu un terremoto di ghiaccio

Potente suono dalle profondità dell'oceano: la causa fu un terremoto di ghiaccio

Allexxandar/Freepik

Nonostante le ipotesi più disparate e fantasiose, la NOAA si è sempre dichiarata più propensa all'idea che si trattasse proprio di un terremoto di ghiaccio. Il fatto che la causa potesse essere un animale di enormi dimensioni, infatti, non era mai stato preso davvero in considerazione dalla scienza, anche se il vero motivo non aveva ancora avuto riscontro concreto. Nel momento in cui l'annoso quesito ha trovato risposta definitiva, in molti si sono dichiarati entusiasti del fatto che il mistero fosse stato finalmente risolto.

Il sismologo Robert Dziak, dell'Oregon State University, ha dichiarato: "Abbiamo iniziato un'indagine acustica sullo Stretto di Bransfield e sul Passaggio di Drake nel 2005, che è durata fino al 2010. È stato analizzando questi recenti dati acustici che è diventato chiaro che i suoni del ghiaccio che si rompe e si spezza sono una fonte dominante di suono naturale nell'oceano meridionale. Ogni anno si verificano decine di migliaia di quelli che chiamiamo 'terremoti di ghiaccio', creati dalla rottura e dallo scioglimento del ghiaccio marino e del ghiaccio che si stacca dai ghiacciai nell'oceano, e questi segnali sono molto simili nel carattere al Bloop ."

La modalità di riproduzione del suono, a una velocità sedici volte superiore rispetto a quella normale, ha portato molti a scambiare il rumore per il verso di una creatura spaventosa, ma non è questo il caso. Chissà che un nuovo avvincente mistero non sia pronto a farsi sentire dalle profondità dell'oceano...